Bluesky, la rivale di X, ha compiuto un importante passo verso la moderazione dei contenuti gestita dalla comunità. L’azienda, infatti, ha appena annunciato l’open sourcing di Ozone, uno strumento che consente a singoli utenti e team di rivedere ed etichettare i contenuti della rete in modo collaborativo.
Servizi di moderazione indipendenti
Nel corso di questa settimana, Bluesky renderà possibile per singoli e team gestire i propri servizi di moderazione indipendenti. Ciò significa che gli utenti potranno abbonarsi a servizi di moderazione aggiuntivi rispetto a quello predefinito della piattaforma, personalizzando la propria esperienza sui social media.
In un post sul blog, Bluesky ha spiegato che questo cambiamento offrirà agli utenti un “controllo senza precedenti” sulla loro esperienza sui social media. L’obiettivo dell’azienda è creare un ecosistema di servizi di moderazione sovrapposti, consentendo agli utenti di installare filtri di servizi di moderazione indipendenti in aggiunta a quelli richiesti da Bluesky.
Questa funzionalità permetterà agli utenti di creare un’esperienza personalizzata in base alle loro preferenze. Ad esempio, sarà possibile creare un servizio di moderazione che blocchi le immagini di ragni sulla rete, consentendo a chi ha paura di questi animali di far sparire dai propri feed tutte le immagini etichettate di ragni.
Bluesky ha sottolineato che “un solo team non sarà mai perfetto nella moderazione e nella curatela per tutto il mondo, con la sua grande varietà di contesti, culture e preferenze“. Per questo motivo, l’azienda è entusiasta di aprire l’ecosistema, dando la possibilità a esperti, sviluppatori e utenti con un contesto locale di fornire il proprio contributo attraverso servizi di moderazione a cui è possibile abbonarsi.
Disponibilità e funzionamento di Ozone
I filtri dei servizi di moderazione saranno disponibili inizialmente sulla versione desktop di Bluesky e presto lo saranno anche su mobile. L’installazione di questi filtri sarà semplice come seguire un altro account. I servizi di moderazione consentiranno agli utenti di segnalare i contenuti, permettendo, ad esempio, di segnalare immagini non etichettate di ragni.
Sebbene Bluesky consenta già di gestire una lista di mute o di blocco a cui gli altri utenti possono iscriversi, questa funzionalità è spesso legata a un account specifico, limitando la collaborazione e potenzialmente risultando eccessiva se le persone iniziano a taggare direttamente. Ozone, invece, permette di etichettare post specifici anziché account individuali.
I singoli utenti e i team che creano un servizio di moderazione avranno accesso a una coda di segnalazione, eliminando la necessità di essere taggati direttamente ogni volta. Le persone che gestiscono i servizi di moderazione potranno impostare etichette personalizzate e determinarne l’azione. Inoltre, i servizi di moderazione non sono legati ad account individuali, consentendo una gestione condivisa tra più persone.
Prospettive future
Bluesky prevede che i servizi di moderazione inizieranno probabilmente come progetti gestiti dalla comunità, ma non esclude la possibilità che “un servizio di moderazione possa avere abbonati a pagamento” in futuro. Lo strumento open source Ozone è disponibile sul repository GitHub dell’azienda.