L’aspra contesa legale fra BREIN e Mininova si è alla fine conclusa: il tracker che un tempo rappresentò il maggior network di P2P su protocollo BitTorrent ha accettato di inibire la condivisione di qualsivoglia contenuto “non autorizzato” , ottenendo in cambio di poter fumare il calumet della pace con il “poliziotto del copyright” olandese.
Mininova era già stata costretta a cancellare oltre un milione di .torrent in seguito all’ingiunzione di una corte olandese formulata un anno fa , ma si era altresì detta pronta a fare appello contro la sentenza per poter riconquistare lo status di tracker BitTorrent numero uno – indipendentemente dalla “legittimità” dei contenuti condivisi dagli utenti.
In tutta risposta BREIN si era riattivata per mettere insieme una nuova accusa di infrazione di copyright contro Mininova, comprendendo questa volta una valutazione monetaria dei presunti danni subiti dai produttori di contenuti da essa rappresentati.
Tutto lasciava presupporre che la contesa si sarebbe protratta ancora per anni, ma dietro le quinte le due parti erano alacremente al lavoro per raggiungere un intesa fuori dal tribunale. L’intesa è stata finalmente raggiunta, annuncia ora il team di Mininova, ed è a conti fatti la certificazione della fine dei giochi per lo storico tracker BT .
“Entrambe le parti hanno raggiunto un accordo – annuncia il blog ufficiale – Mininova obbedirà al verdetto della Corte di Utrecht e abbandonerà l’appello. Allo scopo di concludere la questione una volta e per sempre, Mininova pagherà a BREIN una somma di denaro non meglio specificata”.
“Abbiamo entrambe accettato l’accordo come soluzione preferibile a una lunga battaglia nei tribunali per i danni – risponde il padrino di BREIN Tim Kuik – Non portiamo rancore ai ragazzi di Mininova e gli auguriamo il meglio per la loro nuova impresa, incluso il sito Mininova nella sua forma attuale a partire dal 29 novembre 2009″.
Alfonso Maruccia