C’è chi ha sottolineato come si tratti di risultati particolarmente melodiosi, almeno per le tanto preoccupate orecchie dell’industria globale del disco. A pubblicarli è stato Thumbplay Music , servizio musicale statunitense che offre ai suoi abbonati due tipi di client – sia desktop che mobile – per l’ascolto di brani in the cloud . Il 70 per cento degli utenti della piattaforma a stelle e strisce avrebbe così deciso di farla finita per sempre con il P2P.
Come annunciato da un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale di Thumbplay Music , gran parte dei 500mila utenti che hanno finora usufruito dei servizi della piattaforma avrebbe trovato decisamente più fruttuosa la strada legale all’ascolto in streaming di album e singole canzoni. Le varie app per iPhone, BlackBerry e dispositivi Android avrebbero convinto gli abbonati ad abbandonare la ricerca online di contenuti illeciti.
A proposito di ricerca online, il search engine Findthatfile.com ha pubblicato i risultati di un altro sondaggio relativo alle tipologie di file più scaricati in Rete. Lo standard MP3 è finito ottavo in una classifica a dieci, che ha visto trionfare il formato AVI dopo quello PDF e RAR .
In sostanza, pare che i downloader del web preferiscano filmati e testi elettronici ai brani musicali. Ma. è bene puntualizzare, RAR e ZIP (al quinto posto) sono formati di compressione usati per conservare in un solo archivio interi album o discografie.
Mauro Vecchio