P2P, non solo scrocconi

P2P, non solo scrocconi

Non tutti gli utenti che scaricano smettono di comprare. E c'è chi spera in un abbonamento per consumare contenuti senza limiti
Non tutti gli utenti che scaricano smettono di comprare. E c'è chi spera in un abbonamento per consumare contenuti senza limiti

Negli ultimi anni il fenomeno del file sharing ha assunto connotati sempre più delineati, capaci di raffigurare le abitudini degli utenti alle prese con un nuovo modo di fruire della cultura. Così, alcuni recenti studi mostrano come un determinato gruppo di utenti non utilizzi il web solo ed esclusivamente per procurarsi file in maniera gratuita e, spesso, illegale.

Il peer to peer sarebbe anche un mezzo utile a scoprire nuovi contenuti da visionare ed, eventualmente, acquistare: a rivelarlo è un’indagine condotta sulla rete di Vuze , il cui intento è quello di comparare le abitudini degli utenti dediti al file sharing con quelle dell’utente medio del web. I risultati, commenta ora un rappresentante della società che ha condotto la ricerca, sono più che interessanti: stando ai dati raccolti su un non meglio precisato numero di utenti di un range di età dai 18 ai 44 anni, gli utenti che utilizzano il file sharing spendono molto di più degli utenti medi. In particolare, acquistano il 34% in più di DVD, vanno più spesso al cinema e posseggono un televisore di ultima generazione, rispettivamente in una percentuale del 34% e 24% superiore alla media.

Non solo scrocconi, quindi: un dato, quello emerso dalla ricerca che confermerebbe l’involuzione del trend del download illegale registrata nel Regno Unito in seguito all’introduzione di servizi di streaming di contenuti audio. Nonostante ciò, va anche detto che molti utenti preferirebbero avere i file preferiti sempre a portata di mano, grazie anche alla massiccia proliferazione di portable media player.

A tal proposito, un’indagine di mercato svolta nel Regno Unito svolta su un campione di 1800 utenti ha rivelato che la maggior parte di essi sarebbe ben disposta a sottoscrivere un abbonamento utile a scaricare in maniera legale un numero illimitato di file audio. Nonostante gli autori dell’indagine non abbiano dichiarato agli utenti quale fosse il prezzo medio proposto per un eventuale servizio simile, a loro parere la cifra fissata sarebbe stata sorprendentemente superata dalla maggior parte degli intervistati.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
1 set 2009
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