PA digitale 2026: richiesta fondi dal 4 aprile

PA digitale 2026: richiesta fondi dal 4 aprile

A partire dal prossimo 4 aprile, le amministrazioni pubbliche locali potranno accedere ai fondi del PNRR per avviare la digitalizzazione dei servizi.
PA digitale 2026: richiesta fondi dal 4 aprile
A partire dal prossimo 4 aprile, le amministrazioni pubbliche locali potranno accedere ai fondi del PNRR per avviare la digitalizzazione dei servizi.

Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha comunicato che i primi avvisi relativi alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali verranno pubblicati sulla piattaforma PA digitale 2026 a partire dal 4 aprile. Per questo investimento verranno utilizzati i 611 milioni di euro previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Altri 623 milioni di euro sono stati stanziati per rafforzare la cybersicurezza della Pubblica Amministrazione.

PA digitale 2026: primi avvisi

La partecipazione agli avvisi è la fase 2 della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni (durante la fase 1 sono state illustrate le misure previste dal PNRR). A partire dal 4 aprile, le pubbliche amministrazioni locali troveranno sulla piattaforma PA digitale 2026 i primi avvisi che riguardano diversi obiettivi, tra cui migrazione sul cloud, implementazione dei servizi digitali, consolidamento dell’identità digitale (SPID/CIE), utilizzo di pagoPA e app IO.

I fondi sono riservati a 22.353 pubbliche amministrazioni e verranno assegnati attraverso voucher, in base all’ordine di prenotazione. Non è necessario presentare un progetto, in quanto il finanziamento verrà erogato tenendo conto tipologia, dimensione e necessità di ogni pubblica amministrazione. La fase 3 prevede l’avvio dei progetti nel corso dell’estate.

Il Ministro Colao ha dichiarato:

Per permettere una rapida implementazione del PNRR, in meno di un anno abbiamo costruito una piattaforma online unica per dare la possibilità a tutti i comuni di scegliere le iniziative di digitalizzazione dei servizi per ognuno prioritarie, in maniera però omogenea in tutto il Paese. Grazie anche al contributo di ANCI stiamo realizzando un metodo di lavoro più agile, rapido e condiviso, che possa divenire il metodo per accelerare gli investimenti della Pubblica Amministrazione italiana.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale gestirà invece il potenziamento delle difese di sicurezza. Verranno rafforzate le capacità di monitoraggio, prevenzione e risposta agli attacchi informatici, sfruttando una rete di servizi nazionali, opportunamente integrata con i principali partner pubblici e privati.

I primi due avvisi sono stati già pubblicati (il primo è scaduto il 23 marzo, mentre il secondo scadrà il 7 aprile) e prevedono interventi di potenziamento della resilienza ai cyberattacchi di organi costituzionali e di rilievo costituzionale, agenzie fiscali e amministrazioni del nucleo per la cybersicurezza.

Fonte: MITD
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Pubblicato il
31 mar 2022
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