Tra gli investimenti previsti dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) ci sono circa 6 miliardi di euro riservati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha annunciato lo stanziamento di oltre 611 milioni di euro per le grandi amministrazioni centrali. I fondi possono essere richiesti attraverso la piattaforma PA Digitale 2026 attivata a novembre 2021.
Digitalizzazione delle amministrazioni centrali
L’obiettivo della digitalizzazione è migliorare i servizi offerti ai cittadini attraverso processi interni più efficienti e istruttorie più veloci, senza dimenticare l’uso di tecnologie avanzate per garantire la sicurezza. I 611,2 milioni di euro verranno, ad esempio, utilizzati per ridurre i tempi di gestione delle pratiche amministrative e investire sulla prevenzione delle frodi economiche.
Questi sono gli interventi previsti per ognuna delle grandi amministrazioni pubbliche:
- INPS (180 milioni): revisione di sistemi e procedure interne, nonché l’evoluzione dei punti di contatto digitali;
- Ministero della Giustizia (133,2 milioni): digitalizzazione degli archivi relativi ai procedimenti civili dei Tribunali ordinari, delle Corti d’Appello e degli atti giudiziari di Cassazione, creazione di un Data Lake per l’estrazione e l’organizzazione degli orientamenti giurisprudenziali, di analisi statistiche avanzate, anche sulla base di dati non strutturati contenuti nei documenti, per monitorare l’efficienza e l’efficacia del sistema giudiziario ed ottimizzare la gestione dei tempi di istruttoria;
- INAIL (116 milioni): digitalizzazione dei processi e dei servizi istituzionali e adozione di un digital workplace;
- Ministero dell’Interno (107 milioni): digitalizzazione dei servizi al cittadino e dei processi interni, sviluppo di applicazioni e sistemi gestionali interni e riqualificazione delle capacità digitali del personale;
- Ministero della Difesa (42,5 milioni): consolidamento dell’infrastruttura digitale, potenziamento della sicurezza delle informazioni e migrazione delle applicazioni legate alla gestione del personale verso un paradigma open source;
- Guardia di Finanza (25 milioni): il progetto si prefigge di applicare nell’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti economico finanziari la Data Science, con l’intento di evolvere, mediante l’introduzione di algoritmi di intelligenza artificiale e modelli di analisi predittiva e prescrittiva, i sistemi informativi operativi del Corpo;
- Consiglio di Stato (7,5 milioni): potenziamento del sistema informativo della Giustizia Amministrativa mediante l’implementazione di un sistema di conservazione a norma per la custodia dei documenti giurisdizionali, di un Data Warehouse con funzionalità evolute di Business Intelligence per analisi statistiche georeferenziate e predittive, applicazioni di Intelligenza Artificiale per l’efficientamento dei processi di lavoro e l’innalzamento dei livelli di sicurezza informatica.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha lavorato insieme alle amministrazioni coinvolte per la stesura dei piani operativi e degli accordi di collaborazione (già approvati dalla Corte dei Conti). Nei prossimi mesi quindi ogni amministrazione avvierà l’implementazione delle singole iniziative per completare gli obiettivi entro le rispettive scadenze.