Che la crisi sanitaria abbia cambiato usi e abitudini di tutti noi è fuori discussione. Lo sta ancora facendo. Ha modificato il nostro modo di lavorare spingendo verso una massiccia adozione dello smart working, di studiare facendo acquisire familiarità con il concetto di didattica a distanza (o didattica digitale intergrata) e di comunicare. Ha interessato anche le modalità di acquisto, in particolare quelle legate al mondo online e ai pagamenti digitali.
Come la crisi ha cambiato la fase di checkout
In pochi mesi sono emersi nuovi trend relativi alla fase di checkout. È cresciuto in modo significativo l’impiego dei cosiddetti digital wallet e dei bonifici diretti per finalizzare le transazioni. A tal proposito riportiamo di seguito i punti salienti di quanto emerso nello studio Lost in Transaction pubblicato da Skrill, realtà specializzata nelle soluzioni di pagamento. Il campione intervistato è composto da oltre 1.000 aziende, una parte delle quali con sede in Italia. Le percentuali, salvo dove diversamente specificato, fanno riferimento al nostro paese.
- per il 66% delle aziende il COVID-19 ha determinato un’inversione di tendenza e secondo il 64% ha modificato il modo in cui le persone valutano i metodi di pagamento;
- il 70% delle aziende online afferma che i consumatori cercano di effettuare pagamenti utilizzando sempre di più metodi con i quali i propri dati finanziari non sono condivisi e secondo il 68% sempre più consumatori si sentono a proprio agio con metodi di pagamento che prima non utilizzavano
- il il 76% delle imprese sta introducendo il supporto a nuovi metodi di pagamento;
- il gradimento dei digital wallet è già elevato in Italia (56%), dietro solo alle carte di credito (67%) e al bonifico bancario diretto (57%);
- nel nostro paese l’81% delle aziende ha riscontrato un cambiamento nel comportamento dei consumatori quando si tratta di quali metodi di pagamento utilizzare nel loro carrello online, in particolare si registra una crescita di quelli effettuati tramite digital wallet (segnalata dal 41% delle imprese);
- il 32% delle aziende ha affermato di aver avviato almeno una nuova partnership con un fornitore di digital wallet durante la crisi sanitarie e il 25% ha integrato più di un nuovo metodo di pagamento nella propria cassa digitale
- il 63% delle aziende che hanno evoluto il checkout durante COVID-19 ha affermato che questi cambiamenti hanno già avuto un impatto molto positivo sulle vendite;
- il 53% delle aziende afferma che l’aumento delle transazioni fraudolente è stata una delle loro maggiori preoccupazioni durante il COVID-19 e il 55% afferma che è difficile trovare un equilibrio tra il miglioramento dei processi di sicurezza e la necessità di rendere l’esperienza del cliente online il più facile e veloce possibile;
- secondo il 64% del campione intervistato il COVID-19 ha fatto sì che i consumatori siano più preoccupati di essere vittime di frodi e il 70% (contro il 60% a livello globale) ritiene che i consumatori cerchino sempre più di effettuare pagamenti online utilizzando metodi in cui i loro dettagli finanziari non sono condivisi.
Chiudiamo con la sintesi di Lorenzo Pellegrino, CEO di Skrill, che pone l’accento su come l’innovazione della fase di checkout costituisca un’opportunità da cogliere per le realtà che operano in questo territorio.
Il passaggio all’online ha reso necessario per i retailer ripensare all’esperienza di pagamento per il consumatore. Ora che i clienti sono più disposti a utilizzare metodi di pagamento diversi, abbiamo l’opportunità di innovare la fase di checkout. La creazione di un’esperienza digitale senza interruzioni aiuterà i servizi di e-commerce ad attrarre tutte le generazioni e darà alle aziende un vantaggio competitivo fondamentale.