La India Competition Commission ha avviato un’indagine formale sulle regole che obbligano gli sviluppatori ad utilizzare il sistema di pagamento in-app di Apple, dopo aver ricevuto una denuncia da un’associazione di consumatori. L’azienda di Cupertino aveva chiesto di rigettare la richiesta, in quanto il suo market share in India è inferiore al 2%, ma l’autorità antitrust ha deciso di avviare il procedimento.
Problemi per Apple anche in India
I termini d’uso di App Store relativi ai pagamenti in-app sono al centro dell’attenzione di diversi paesi. Il caso più noto è quello che ha portato all’ingiunzione negli Stati Uniti (sospesa all’inizio di dicembre), in seguito alla denuncia di Epic Games. Una legge della Corea del Sud ha imposto l’uso di sistemi di pagamento alternativi, ma Apple non ha ancora rispettato le nuove norme. Per un motivo simile, l’azienda di Cupertino rischia una multa fino a 50 milioni di euro in Olanda.
All’elenco si aggiunge ora l’antitrust indiana che dovrà verificare se le pratiche di Apple rappresentino un ostacolo alla concorrenza. Gli sviluppatori non possono utilizzare sistemi di pagamenti alternativi e sono obbligati a versare una commissione fino al 30% per ogni acquisto in-app.
Durante l’indagine, che potrebbe durare fino a 60 giorni, verrà anche verificato se Apple utilizza i dati degli utenti (raccolti da app di terze parti) per migliorare i suoi servizi. L’azienda aveva dichiarato che la sua quota di mercato in India è insignificante. Nonostante ciò, la India Competition Commission ha deciso di avviare ugualmente il procedimento.