Microsoft, il Dipartimento di Giustizia e 35 stati hanno depositato presso la United States Court of Appeals in California una documentazione con la quale appoggiano Epic Games nell’appello contro la decisione del tribunale di primo grado. Apple aveva ottenuto la sospensione dell’ingiunzione all’inizio di dicembre.
Pagamenti in-app: Apple contro tutti
La giudice Yvonne Gonzalez-Rogers aveva stabilito che Apple non occupa una posizione di monopolio nel mercato della distribuzione delle app e dei sistemi di pagamento in-app. Epic Games era stata condannata a pagare circa 3,5 milioni di dollari all’azienda di Cupertino, ovvero il 30% dei guadagni ottenuti attraverso il suo metodo di pagamento, aggiunto nel gioco Fortnite per iOS (successivamente rimosso da App Store). Epic Games ha quindi presentato appello e ora ha ricevuto il sostegno da Microsoft, dai procuratori generali di 35 stati e dalla divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia.
Secondo gli “amici” di Epic Games, la giudice avrebbe commesso errori legali nel giudicare l’operato di Apple. In particolare avrebbe applicato in modo sbagliato le disposizioni dello Sherman Act, la legge antitrust del 1890 che limita monopoli e cartelli. Microsoft, Dipartimento di Giustizia e i procuratori generali chiedono pertanto la revisione della sentenza, in quanto Apple continua a monopolizzare il mercato, imponendo il suo sistema di pagamento agli sviluppatori e ostacolando la concorrenza.
Un supporto ad Epic Games è arrivato anche dalla Electronic Frontier Foundation e da 38 professori di economia e diritto. La risposta di Apple è prevista per il mese di marzo. L’azienda di Cupertino è certa di vincere anche in appello.