Google ha modificato i termini d’uso del Play Store per consentire agli sviluppatori coreani di utilizzare un sistema di pagamento alternativo. La Korea Communications Commission (KCC) ha tuttavia comunicato che l’azienda di Mountain View non consente di aggiungere un link al metodo di pagamento esterno, violando quindi la legge approvata a fine agosto 2021.
Google ostacola gli sviluppatori
In base alla versione aggiornata del Telecommunications Business Act, Google (e Apple) devono consentire agli sviluppatori coreani di utilizzare un sistema di pagamento alternativo a quello proprietario. L’azienda di Mountain View ha rispettato l’obbligo, fornendo le informazioni necessarie, ma specificando che dovrà essere pagata una commissione dell’11% (invece del 15% addebitato quando viene scelto il sistema di pagamento di Google).
Alcuni sviluppatori coreani hanno quindi inserito nelle loro app un link per portare gli utenti su un sito esterno, dove effettuare l’acquisto, aggirando così l’imposizione della “tassa dell’11%”. Google ha comunicato che questa soluzione non è consentita. Pertanto le app non potranno essere aggiornate e, a partire dal 1 giugno, verranno eliminate dal Play Store.
Un’associazione di sviluppatori ha chiesto alla KCC se il comportamento di Google fosse corretto. La commissione ha risposto che il link al sistema di pagamento esterno è consentito, quindi l’azienda di Mountain View non rispetta la legge e non può eliminare le app dallo store. La KCC potrebbe avviare un’indagine antitrust ed eventualmente infliggere a Google una multa pari al 2% delle entrate ottenute dal Play Store in Corea.
Google ha avviato a fine marzo un programma pilota che consente a Spotify di utilizzare il suo sistema di pagamento.