Il governo Meloni ha deciso di eliminare le multe per esercenti e professionisti che non accettano pagamenti inferiori a 30 euro tramite POS. Contestualmente è stato innalzato a 5.000 euro il limite dei pagamenti in contanti. Le due novità sono incluse nella bozza del disegno di legge di bilancio 2023. Rimanendo in tema di pagamenti digitali, l’anno prossimo dovrebbe ritornare la Lotteria degli scontrini.
Il governo Meloni cancella le multe
Il governo Monti aveva introdotto l’obbligo del POS a partire dal 1 gennaio 2014, tranne nei casi di “impossibilità tecnica” (ad esempio mancanza di connessione). Nel decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 è scritto inoltre che, a decorrere dal 30 giugno 2022, nei casi di mancata accettazione di un pagamento di qualsiasi importo, si applica la sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata.
Mancavano però i decreti attuativi del Ministero dello sviluppo economico. Il Parlamento aveva posticipato la data al 1 gennaio 2023, ma il governo Draghi ha anticipato al 30 giugno 2022 l’applicazione della sanzione (nel frattempo sono stati esonerati i tabaccai, nel caso di vendita di sigarette e valori postali o bollati).
L’art. 68 del disegno di legge di bilancio 2023 modifica l’art. 15 comma 4 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, specificando che le multe non sono dovute per le transazioni di importo inferiore a 30 euro. In pratica, esercenti e professionisti possono rifiutare i pagamenti con POS per somme inferiori a 30 euro. Inoltre “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni“.
Il governo Meloni ha anche incrementato il tetto all’uso dei contanti da 1.000 a 5.000 euro. L’obiettivo originario era spingere i cittadini all’uso dei metodi di pagamento digitali, ovvero lo stesso che si prefigge la nuova Lotteria degli Scontrini con le vincite istantanee.
Aggiornamento (27/11/2022): nell’ultima bozza della legge di bilancio 2023 è scritto che la multa è prevista per importi superiori a 60 euro.