Come gestore di un blog sono ovviamente curioso di sapere quante persone lo visitano ed anche come potrei incrementare le visite. Per questo motivo ho iniziato a studiare ed ad informarmi sul SEO (Search Engine Optimization), e sul funzionamento degli spider e del celeberrimo algoritmo di PageRank. Non mi dilungherò a spiegare queste cose su cui gente molto più preparata di me ha scritto e che potete reperire con estrema facilità, ma voglio riportare invece,in estrema sintesi, il consiglio comune che tutti gli “esperti” danno: più gente “parla” di Voi (cioè vi linka), più per i motori di ricerca siete tendenzialmente una fonte importante d’informazioni, e quindi più si posizionerà in posizione di forza il vostro sito nella lista dei risultati.
Per questa semplice ragione, ovvero perché molti ne parlano, un sito può posizionarsi in evidenza a prescindere da che cosa tratti in generale; è sufficiente che molta gente cominci a visitarlo e a linkarlo. Ad esempio digitando su Google le parole “contratto commercio 2008” il mio sito, alla data di oggi, risulta il primo della lista dei risultati forniti da Google, anche se non mi considero di certo un esperto sul mondo del lavoro. Affinché si possa diventare un punto di riferimento e quindi scalare le classifiche di gradimento dei motori di ricerca, i soliti esperti concordano che la strategia migliore è quella di scrivere contenuti interessanti. Solo cosi si conquistano i lettori e di conseguenza aumenterà il vostro Pagerank. Inoltre più il lettore è importante, più sarete valutati bene dai vari motori di ricerca.
Con queste premesse non è certo facile arrivare al top della lista per i meno dotati di talento, eppure, con mia enorme sorpresa ho scoperto che ci sono persone che hanno scoperto come “ingannare” (od almeno provare a farlo) lo spider. Ma come fanno? Mi sono finto interessato e sono andato ad investigare.
Il procedimento per raggiungere la vetta si compone di alcuni fondamentali passi.
Prima di tutto si esegue la ristrutturazione del sito. Una volta si creavano siti per facilitare la navigazione dell’utente, ora il sito è creato in tutto e per tutto affinché lo spider possa trovare i contenuti più appetibili ed aggiornati nel modo più veloce e comodo per esso, cosi da facilitargli l’aggiornamento dell’indice di ricerca, ed allo stesso tempo nascondendogli tutto ciò che potrebbe nuocere al nostro PageRank.
La seconda fase è la creazione dei contenuti, in special modo della descrizione breve, quella indicizzata dal nostro motore, che deve essere studiata a tavolino. Ogni singola parola che compone il titolo e la descrizione (ovvero ciò che indicizza il motore di ricerca) è vagliata e confrontata con il feedback fornito dal motore stesso e se risulta poco appetibile (ovvero vi sono pochi risultati associati) è scartata immediatamente. Inoltre siccome i link in uscita sono considerati dannosi ecco che sono tutti seguiti dall’attributo no-follow per impedire che entrino in gioco nel famoso PageRank.Per questo motivo si sta diffondendo su Internet la fobia del no-follow (ovvero evitare ad ogni costo i link esterni per non perdere posizioni) tanto che molte piattaforme lo implementano in automatico.
L’ultima fase è l’inserimento del sensore di rilevazione delle visite, fondamentale per ricevere i feedback del motore di ricerca.
A questo punto il sito è pronto, occorre solo farlo conoscere.
Ed è qui che entra in gioco un team di persone pagate per linkare .
Gli strumenti utilizzati sono semplici da reperire: un pc, una connessione veloce ed un proxy che permette di cambiare IP in pochi minuti.
In modo analogo a quello che accade per molti video games di ruolo (Diablo, Word of Warcraft) dove esistono giocatori pagati per sviluppare il vostro personaggio o per ricercare oggetti rari, cosi queste persone entrano in famosi forum e siti di opinione e fingendosi interessati alle discussioni creano migliaia di riferimento al vostro sito.
Il loro lavoro è veloce e preciso. Si entra con un account, con un determinato ip, si commenta, si linka il vostro sito, poi ci si disconnette, si cambia ip, si cambia account, si risponde, si commenta di nuovo e cosi via, il tutto evitando che il motore di riferimento ci individui come fake users.
Queste persone passano cosi l’intera giornata lavorativa a creare un’ intera campagna di opinione il cui solo scopo è far credere al motore di ricerca di trovarsi di fronte alla più autorevole fonte d’informazione sull’argomento, ovvero il vostro sito.
I motori di ricercano bloccano i link a pagamento? Penalizzano lo scambio diretto di link? Ecco la soluzione, bella pronta a portata di mano. Una comunità di persone reali che creano link per Voi.
Tempo tre mesi ed il lavoro svolto porta i suoi frutti ed i risultati si vedono.
Se poi nella rete d’informazione cosi creata ci casca un sito di indubbia fama allora il gioco è fatto, il vostro sito conquista immediatamente popolarità e imperitura fama.
Infatti una volta conquistato un PageRank elevato occorrerà parecchio tempo prima che il motore lo abbassi.
Insomma, fatta la legge, trovato l’inganno. Un inganno non solo per i motori di ricerca, evidentemente, ma anche per le comunità di utenti tradite, ed utilizzate, per questo spam del ranking, forse lo spam più triste che ci sia.
I precedenti interventi di G.C. sono disponibili a questo indirizzo