In fase di test dall’ottobre scorso, la nuova funzionalità Cancellazione generativa (Generative erase in inglese) di Paint è ora disponibile per tutti. Per utilizzarla non è più necessario aver installata sul proprio PC una versione di Windows appartenente al programma Insider. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.
Come funziona la Cancellazione generativa di Paint
Come si può facilmente intuire già dal nome, fa leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale per rimuovere elementi specifici dalle immagini. Prendiamo come esempio la fotografia di un uomo che compie un gesto atletico su una spiaggia (da Pixabay). Sullo sfondo si nota un altro soggetto passare con una tavola da surf sottobraccio. Non ci piace, lo vogliamo togliere.
È sufficiente attivare lo strumento di selezione e disegnare un rettangolo che lo includa per intero, poi selezionare il pulsante Cancellazione generativa che compare in automatico.
In seguito al click, l’AI entra in azione, accompagnata da una semplice animazione che circonda l’area interessata.
Dopo un’attesa lunga alcuni secondi, ecco il risultato finale. La porzione di immagine prima coperta dal surfista mostra ora le onde del mare.
Va detto che l’esito dell’operazione non è sempre così soddisfacente. Da altri test, abbiamo notato che non sempre l’intelligenza artificiale è in grado di ricreare i dettagli mancanti in modo coerente, quando lo sfondo non è uniforme o comunque non segue un pattern prevedibile.
Tra le altre nuove funzionalità aggiunge da Microsoft a Paint nell’ultimo periodo ci sono anche il Riempimento generativo (Generative fill) e quelle relative a Cocreator per la creazione delle immagini, basate sul modello DALL·E 3 di OpenAI. Il comune denominatore è sempre l’AI. E pensare che, solo pochi anni fa, il gruppo di Redmond aveva intenzione di mandare in pensione il software, salvo poi cambiare idea e tornare sui suoi passi. È sopravvissuto al suo successore 3D.