Roma – L’ultimo trimestre fiscale di Palm, in cui l’azienda ha registrato una perdita netta – la settima consecutiva – di 98 milioni di dollari a fronte di 90,6 milioni di entrate, ha confermato la precaria condizione finanziaria in cui si trova la mamma di Treo. Tale situazione non sembra però intimidire il suo CEO, Edward Colligan, il quale non solo ha ribadito la capacità della propria azienda di sostenere i costi relativi al lancio sul mercato di Pre, ma anche affermato che la roadmap dei futuri prodotti di Palm sarà la più aggressiva di sempre.
Palm non sembra affatto intenzionata a lanciare il primo modello di Pre e restare in attesa degli eventi: nei prossimi dodici mesi l’azienda avrebbe infatti già pianificato il lancio di tutta una serie di device basati su webOS capaci di soddisfare diverse categorie di utenti, da quelli consumer a quelli business.
Il boss di Palm non ha ancora rivelato la data di lancio di Pre, ma ha confermato che sia quest’ultimo che il suo software si trovano ormai nelle ultimissime fasi di testing e che, non appena pronti, passeranno attraverso il processo di certificazione del carrier americano Spring. Le ipotesi sulla data di lancio sono le più varie: secondo i più ottimisti, questa cadrà entro l’estate, ma la maggior parte degli analisti parla di seconda metà dell’anno.
Gli utenti europei potrebbero dover attendere molto più a lungo, forse persino il 2010. Colligan ha infatti spiegato che attualmente l’azienda è interamente concentrata sul lancio americano, e solo in seguito comincerà a negoziare con gli operatori del Vecchio Continente: tali trattative, come la storia insegna, possono protrarsi anche per diversi mesi.
“Non ci facciamo illusioni sul duro lavoro che rimane da fare per portare Pre sul mercato”, ha ammesso Colligan. “Ma devo aggiungere che mai, come adesso, sono stato sicuro della capacità di Palm di portare un nuovo prodotto sul mercato con tempismo e quantità adeguate”.
Il massimo dirigente di Palm sostiene che la propria azienda stia anche lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori affinché per il lancio americano vi sia già un nutrito numero di applicazioni per webOS.