Goldman Sachs e Qatalyst sarebbero stati coinvolti per trovare un compratore per Palm. L’azienda statunitense non sembrerebbe essere finora riuscita ad uscire dalla crisi innescata dall’arrivo di iPhone e, in misura minore, degli apparecchi Android. Entro la fine della settimana dovrebbero arrivare le prime offerte.
La crisi dell’azienda californiana non è stata risollevata neanche dai nuovi prodotti Pre e Pixi, le cui vendite sono state inferiori rispetto alle aspettative, provocando ripercussioni anche in Borsa: solo nell’ultima settimana il titolo sembrava però riguadagnare (oltre il 30 per cento), preannunciando la possibilità di vedere arrivare un’offerta di acquisto.
A parte le attuali performance di mercato, i primi problemi dei nuovi dispositivi (principalmente quelli di distribuzione) e quelli strategici che hanno portato l’azienda pioniere nel mercato degli smartphone a rincorrere Apple e ora Google, la californiana mantiene degli asset di valore: in particolare il marchio , ancora importante per il mercato statunitense, e alcune tecnologie sviluppate (il portafoglio brevettuale) di rilievo per il settore degli smartphone.
HTC e Levono sono date come possibili interessate , con la prima data per favorita soprattutto in considerazione del fatto che la proprietà intellettuale che acquisterebbe con Palm potrebbe essere molto utile nella battaglia legale che la vede contrapposta ad Apple per una serie di tecnologie relative agli smartphone.
Claudio Tamburrino