Molti hanno definito Palworld, il fenomeno gaming del momento, come Pokémon con le pistole
. Una definizione tanto sintetica quanto efficace per descrivere lo stile e il gameplay del titolo, capace di vendere oltre cinque milioni di copie nei primi tre giorni dal lancio. Della sua popolarità sembra ora essersi accorta anche The Pokémon Company (società controllata da Nintendo, Game Freak e Creatures), intervenuta in merito con un comunicato ufficiale che si apre così: Abbiamo ricevuto molte richieste relative al gioco di un’altra società pubblicato nel gennaio 2024
.
La posizione della Pokémon Company su Palworld
Palworld, va specificato, non è mai citato in modo esplicito, ma i riferimenti ci sono tutti. L’azienda afferma di non aver concesso autorizzazioni per l’utilizzo della sua IP (Non abbiamo concesso alcuna autorizzazione per l’utilizzo della proprietà intellettuale o delle risorse di Pokémon in quel gioco
) e di voler approfondire la questione (Abbiamo intenzione di indagare e di adottare misure adeguate per affrontare eventuali atti in violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale relativi ai Pokémon
).
Insomma, per Pocketpair, il team giapponese che lo ha sviluppato, sembra potersi delineare all’orizzonte il profilo di uno scontro legale con un colosso del mondo entertainment. Dopotutto, la somiglianza di alcuni dei personaggi inclusi nel gioco con i Pokémon è fuori discussione, come ben visibile anche da questo trailer.
Il CEO della software, con un post su X, ha lamentato la ricezione via social di messaggi diffamatori rivolti agli artisti coinvolti nel progetto, talvolta addirittura minacce di morte. In un intervento pubblicato la scorsa settimana, l’azienda ha reso noto che l’artista responsabile della creazione di gran parte dei personaggi presenti nel gioco è una neolaureata assunta nel 2021.
Al momento Palword è disponibile su PC e console Xbox. Nessuna conferma per quanto riguarda un’eventuale versione PlayStation, mentre sulle piattaforme Nintendo, per le ragioni di cui sopra, è probabilmente da escludere a priori.