Renton (USA) – Giocando d’anticipo sulla propria avversaria VMware ,
Parallels ha introdotto un nuovo software per la virtualizzazione, battezzato Parallels Server for Mac, che descrive come la prima soluzione di virtualizzazione dei server progettata per i Mac Intel-based.
Parallels afferma che il proprio software è compatibile con tutti i sistemi x86 di Apple su cui giri Mac OS X Leopard, inclusi Xserve e Mac Pro, le due famiglie di computer professionali prodotte dal famoso marchio di Cupertino.
Parallels Server consente di far girare all’interno di una macchina virtuale svariate versioni di Linux e di Windows (incluso il giovane Windows Server 2008) a 32 e a 64 bit, nonché lo stesso Mac OS X Leopard. Il prodotto supporta fino a 32 GB di memoria RAM e permette di assegnare fino a 4 core virtuali a ciascuna macchina virtuale. È poi in grado di sfruttare l’Intel Virtualization Technology (Intel VT-x) integrata nei processori Core 2 e Xeon, che consente ai sistemi operativi guest di girare con performance molto vicine a quelle native.
Il software è corredato da numerosi strumenti pensati per facilitare e ottimizzare la gestione dei server virtuali, modificare le impostazioni degli hard disk virtuali, e semplificare la migrazione di un sistema fisico verso uno virtuale e lo spostamento di una macchina virtuale da un sistema ad un altro.
Parallels ha potuto sviluppare questo software grazie ad un recente cambiamento nel contratto di licenza per l’utente finale (EULA) di Apple, che ora consente di far girare legalmente Mac OS X Server all’interno di un ambiente virtualizzato.
Parallels Server form Mac viene commercializzato a 860 euro per singolo sistema, con supporto ad un numero illimitato di core.
VMware aggiungerà il supporto alla virtualizzazione di Mac OS X sui server nella prossima major release di Fusion , il suo giovane software dedicato ai Mac Intel-based. Una prima beta di Fusion 2.0 può essere scaricata da qui .