Parallels 4.0 è stato rilasciato ufficialmente nelle scorse ore dall’omonima software house statunitense. In questa release il produttore sostiene di aver ottenuto un guadagno di circa il 50 per cento in fatto di prestazioni complessive, oltre ad aver integrato tutta una serie di tecnologie che dovrebbero migliorare l’integrazione di Windows (o Linux, o un altro sistema operativo tra i 45 supportati) nel desktop di Mac OS X, nonché la condivisione delle risorse hardware tra macchine virtuali e reali.
Il
comunicato con cui
Parallels annuncia le novità si concentra naturalmente sui miglioramenti apportati nella virtualizzazione di Windows (XP o Vista) all’interno dei computer con la mela: DirectX 9 con Pixel Shader 2.0 , memoria assegnata alle applicazioni variabile in funzione del carico elaborativo, miglioramento complessivo nella gestione energetica tanto da garantire – sempre secondo gli sviluppatori – fino al 20 per cento in più di autonomia rispetto alle versioni precedenti e una gestione trasparente della carica residua della batteria.
Oltre a tutte le innovazioni tecniche, descritte nel dettaglio sulla pagina di presentazione dell’applicazione sul sito Parallels, in bundle con la versione 4.0 vengono anche offerti una serie di programmi – per così dire integrati – che dovrebbero migliorare la gestione e la sicurezza del sistema operativo Microsoft virtualizzato. Nello specifico si tratta di Parallels Internet Security , sviluppato da Kaspersky Lab , e di Acronis
Parallels 4.0 è anche in grado di memorizzare diverse opzioni per semplificare la vita dell’utente. Si può ad esempio preimpostare la connessione di un telefono o di qualsiasi altro dispositivo USB direttamente a Mac OS o a una macchina virtuale Windows: in questo modo diviene più semplice gestire in automatico l’avvio di applicazioni di sincronizzazione, permettendo tra l’altro ai due sistemi operativi (host e guest) di interagire contemporaneamente con il device fisico.
Infine, migliorate le tecnologie che consentono il progressivo isolamento (o al contrario l’integrazione) tra Mac OS e i sistemi operativi fatti girare nelle virtual machine : in questo modo diventa possibile diminuire i rischi in caso di malfunzionamenti del OS guest, oppure far girare versioni sperimentali o beta (come il caso di Snow Leopard , supportato da Parallels 4.0) senza timore di incontrare bug pericolosi. È poi anche possibile lanciare contemporaneamente più di un OS virtualizzato, funzione fino ad oggi possibile esclusivamente con i prodotti della concorrenza.
Tra tutte queste caratteristiche, tuttavia, quella destinata a suscitare maggiore interesse anche tra i meno avvezzi alla virtualizzazione sarà senz’altro l’ applicazione per iPhone , che rende disponibile il proprio desktop virtuale anche sullo schermo del melafonino. Gli sviluppatori fanno sapere che si tratta di una feature sperimentale e che non offre lo stesso livello di affidabilità dell’interfaccia abituale: ma si tratta senz’altro di un bonus molto gradito soprattutto ai più recenti convertiti al Mac, che fanno dunque ancora molto affidamento sulle proprie applicazioni preferite in ambiente Windows.
Parallels 4.0 costa 79,99 dollari, lo stesso prezzo a cui è offerto il principale concorrente VMware Fusion (di recente aggiornato alla versione 2.0). Esiste ovviamente la possibilità di pagare unicamente una licenza upgrade per i possessori di una copia della release 3.0 (costa 39,99 dollari, in offerta a metà prezzo fino alla fine del mese), aggiornamento gratuito se la propria copia è stata acquistata dopo il 1 settembre 2008. In alternativa, è anche possibile richiedere un’offerta specifica per l’acquisto di licenze cumulative, nel caso si necessiti di installare Parallels su più di un Mac: una licenza VMware Fusion da 5 postazioni costa 349,99 dollari.
Luca Annunziata