C’è chi ricorderà ancora le cioccolatose metafore sulla vita di Forrest Gump o l’amore ai tempi dei vasi di creta nel film Ghost . A volte, più di un intero lungometraggio made in Hollywood , nell’immaginario degli spettatori rimane impressa una singola scena, come quando Al Capone definisce l’agente del Tesoro Eliot Ness come un “buffone tutto chiacchiere e distintivo”. Gli studios come Paramount Pictures sembrano conoscere bene tutto ciò, presentando online un particolare servizio di ricerca di brevi clip .
Trattasi di un archivio contenente attualmente 80 titoli – tra cui Il Padrino , Grease e La Famiglia Addams – con l’obiettivo già dichiarato di raggiungere presto la quota finale di mille film, circa un terzo del catalogo completo di Paramount. È nato dunque un sito specifico – ParamountClips.com – per la ricerca di spezzoni cinematografici in più lingue, consegnati online dalla major statunitense nel formato e nella risoluzione desiderati dall’utente . Come mostrato da un filmato di presentazione sul sito, sarà possibile inserire ad esempio la parola need for speed , cliccare su checkout e ottenere una scena tratta da Top Gun .
ParamountClips.com è stato sviluppato attraverso VideoSense , uno strumento di indicizzazione automatica creato dall’azienda IT Digitalsmiths. Quest’ultima ha utilizzato un sistema proprietario per permettere all’utente registrato di effettuare ricerche per attore, stralci di dialogo oppure tipi particolari di location all’interno del film. Comprese le dinamiche principali di funzionamento del nuovo servizio offerto da Paramount, rimane da capire il perché di un’operazione del genere.
Volendo partire da un punto in particolare, appare abbastanza chiaro che si tratti di una mossa per rilanciare vecchi classici del cinema presso i pubblici di nuova generazione, più connessi e sempre meno accaniti fruitori del supporto DVD. C’è chi infatti ha fatto notare come quest’operazione vada di pari passo con una decrescita generale del mercato dei supporti fisici. Paramount pare dunque cercare di modellare parte del suo modello di business sul meccanismo delle suonerie per telefoni cellulari , il cui boom era decisamente imprevedibile secondo Bobby Tulsiani, analista della società di ricerca Forrester .
L’obiettivo del nuovo servizio di Paramount è inizialmente quello di rivolgersi al settore del business – come agenzie pubblicitarie, carrier mobile e broadcaster – che vogliano utilizzare gli spezzoni per fini commerciali . Un modo probabilmente sensato di evitare di contattare gli studi legali, acquistando direttamente un prodotto finito a seconda del tipo di licenza che si vuole ottenere. È infatti in base a quest’ultima (e alla lunghezza della clip, ovviamente) che Paramount fisserà i prezzi di vendita online.
Quello che rimane da capire è come questo sistema di vendita si applicherà all’utente singolo, al comune netizen, date le intenzioni della major di estendere il servizio in futuro. Un blogger potrebbe teoricamente voler acquistare un estratto da Il Padrino per arricchire un suo post, ottenendo l’autorizzazione a procedere dietro il pagamento di un obolo a Paramount. Da questo punto di vista, la major statunitense vorrebbe risolvere il problema legato a YouTube, che permette l’embedding di un filmato su piattaforme terze come un blog.
L’interrogativo rimane in piedi: un’agenzia pubblicitaria potrebbe sfruttare la clip per una campagna, ma un comune utente potrebbe non essere così interessato all’acquisto di un minuto e mezzo di film. Probabilmente più utile per appassionati, il servizio di clip sharing Movieclips.com , lanciato recentemente in beta testing dietro accordi siglati tra tutte le sorelle del cinema. 12mila estratti da circa mille pellicole, collegati attraverso speciali link con rivenditori online come Amazon e iTunes, in modo da fornire all’utente la possibilità di acquistare tutto il film. In fondo, l’antipasto è solo l’inizio del pranzo.
Mauro Vecchio