Un referendum sul tema indetto dal sindaco Anne Hidalgo ha restituito una fotografia chiara e netta: Parigi non ama i monopattini elettrici condivisi. L’89% di chi ha espresso il proprio voto si è detto favorevole al ban di questi mezzi. Ad oggi, nelle strade della capitale francese ce ne sono circa 15.000, gestiti dalle società Lime e Dott. Le aziende sono ora chiamate a ritirare per intero la flotta entro i prossimi mesi, non oltre l’1 settembre 2023.
Referendum e ban: via i monopattini condivisi da Parigi
Si tratta a conti fatti di un vero e proprio dietrofront per la città. E, soprattutto, per la sua amministrazione, a lungo sostenitrice di questa forma di mobilità. A risultare determinanti per il cambio di prospettiva le lamentele giunte dai residenti, spesso alle prese con la guida spericolata di chi noleggia gli e-scooter e del loro abbandono sui marciapiedi a fine corsa.
La stessa Hidalgo ha affermato che ai monopattini elettrici va imputata la responsabilità di molti incidenti e che il modello di business legato alla loro gestione non è sostenibile nel lungo periodo. Mediamente, un utilizzo di dieci minuti costa circa 5 euro.
Non si è fatta attendere la replica di Dott, Lime e Tier. In un comunicato congiunto, le società hanno puntato il dito contro le modalità stabilite per la chiamata alle urne (nessuna forma di voto elettronico e pochi seggi sul territorio) e attribuito l’esito estremamente severo alla conseguente scarsa affluenza. Hanno votato in 103.084, il 7,5% degli aventi diritto. Sotto accusa, inoltre, la scelta di consentire ai soli parigini di partecipare, escludendo di fatto tutti coloro che, per ragioni lavorative o altro, arrivano da fuori e si affidano proprio agli e-scooter per muoversi in città.
Va precisato che il risultato del referendum non è vincolante e che il sindaco ha ancora facoltà di ignorare la volontà manifestata dai residenti, proprio considerando la bassa percentuale di coloro che si sono espressi. Un’ipotesi che però, al momento, appare remota. Il ban non interesserà né le biciclette elettriche condivise né i monopattini elettrici privati.