Diminuire le antenne, l’uso dei cellulari in luoghi pubblici e della connessione WiFi. Queste alcune delle raccomandazioni avanzate da un comitato di cittadini (una ventina, riuniti da una commissione di cinque esperti), convocato dal Municipio di Parigi per farsi un’idea della questione dello “sviluppo e uso delle tecnologie herziane “.
Il comitato ha espresso delle richieste molto dure per limitare l’emissione delle onde elettromagnetiche : ridurre l’utilizzo di cellulari (soprattutto a scuola e sui trasporti pubblici), preferire sempre la connessione con il cavo a quella WiFi nei luoghi pubblici, controllare le emissioni dei ripetitori, creare una struttura che vigili sulla diffusione delle antenne.
Queste raccomandazioni, che non hanno alcun valore legale , vengono basate sull’assunto che, anche se non vi sono prove sull’influenza delle onde emesse da cellulari e WiFi sulla salute, il “rischio zero non esiste”.
Rispecchiano, inoltre, le numerose preoccupazioni sollevate su queste tecnologie dai cittadini della capitale francese, in controtendenza rispetto alla sua amministrazione che intendeva trasformare la città in una oasi digitale .
In particolare, prosegue idealmente la polemica degli impiegati delle biblioteche dell’ Università Paris-III Sorbonne contro il WiFi, che nel 2007 aveva portato ad una sospensione del servizio ufficialmente per motivi tecnici, e a promuovere, dove possibile, l’utilizzo del cavo per la connessione: questa battaglia era stata portata avanti da alcuni gruppi ambientalisti che a Parigi sono attivi contro l’elettrosmog. ( C.T. )