Primo: non cliccare su link non sicuri. Secondo: non aprire allegati in modo incauto. Terzo: verificare le mail che si ricevono per evitare truffe. Quello che potrebbe sembrare l’inizio di un decalogo di indicazioni per un bambino che approccia per la prima volta la posta elettronica, è un elenco di indicazioni estremamente valido in queste ore anche per tutti i nostri parlamentari. Il motivo è in una lettera del Copasir ai presidenti di Camera e Senato, ai quali è stato lanciato l’allarme relativo a possibili attacchi cracker sulla posta elettronica dei rappresentanti politici che correranno alle prossime elezioni.
Dalla lettera del Copasir al Parlamento
La missiva è stata recapitata pertanto a Roberto Fico ed a Maria Elisabetta Alberti Casellati, affinché il monito potesse essere girato a tutti i parlamentari che fanno parte dell’attuale legislatura in scadenza. La lettera, che ha trovato la via dei media in queste ore, consiglia massima prudenza: il Copasir chiede “misure di carattere tecnico e organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi di tali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano“, cosa che potrà essere possibile soltanto sulle caselle di posta ufficiali di Camera e Senato. Nulla potrà essere invece fatto sulla posta privata della classe politica attuale e questo potrebbe essere il campo più scivoloso e maggiormente permeabile ad attacchi esterni.
Il rischio di un attacco ai server è possibile, ma ben più pericoloso è il tentativo sottile del phishing o dello spoofing, con identità trafugate e tentativi di ottenere credenziali di accesso per poi prendere possesso della posta elettronica e portare avanti attacchi ulteriori. Alla luce delle temute ingerenze estere e della particolare sensibilità del momento per la politica italiana, un attacco informatico potrebbe essere destabilizzante ed occorre evitare che possa deviare il corso di regolari elezioni tra le correnti politiche in corsa.
Ai politici non resta che raccomandare pertanto massima attenzione, nonché l’installazione di ogni update sui sistemi in uso e l’adozione di antivirus aggiornati (questo, questo, questo o questo) per garantire massima sicurezza alle proprie relazioni via email.