Parrot OS, la distribuzione Linux basata su Debian e dedicata ai test di penetrazione, si è da poco aggiornata alla versione 6.2 con diverse novità riguardo a funzionalità e strumenti.
Parrot OS 6.2: le novità dell’ultima versione della distribuzione Linux pensata per i test di penetrazione
Parrot OS 6.2 introduce un nuovo strumento denominato Rocket, pensato per essere usato per lanciare contenitori Docker, nello specifico alcuni strumenti di sicurezza direttamente dal repository del sistema operativo su Docker Hub. Si tratta di uno strumento che è stato interamente programmato con il linguaggio di programmazione Python, facendo uso di PyQt6 per l’interfaccia grafica.
Come specificato dagli sviluppatori, Rocket permette di selezionare uno strumento dall’elenco, invece che digitare e scaricare uno strumento specifico. L’intera operazione è gestita dall’applicazione ed è anche compatibile con altre distribuzioni.
Oltre a ciò, Parrot OS 6.2 aggiorna anche diversi strumenti per i test di penetrazione, vale a dire Airgeddon 11.30, Anonsurf 5.0.0 e Maltego 4.7.0. Aggiornamenti significativi interessano poi i metapacchetti parrot-tools, in grado di funzionare anche tramite cloud, crypto, forensics, infogathering, reversing, web e wireless.
Come per qualsiasi aggiornamento delle distribuzioni Linux, tutti i cambiamenti della nuova versione del sistema operativo sono disponibili nella loro completezza sul sito web ufficiale. Parrot è disponibile nelle edizioni Security Edition, Home Edition e Hack The Box Edition. L’attuale versione è ancora basata sul kernel Linux 6.10, ormai arrivato alla fine del suo supporto, motivo per cui è lecito aspettarsi un aggiornamento a una versione più recente del kernel, nelle prossime versioni del sistema.
Le distribuzioni Parrot OS destinate alle schede SBC, come Raspberry Pi, utilizzano invece il kernel Linux 6.6 LTS (Long Term Service). Il nuovo aggiornamento è a ogni modo disponibile sia in formato immagine, disponibile nel sito ufficiale per eseguire una nuova installazione di sistema, che come “OTA”, da eseguire attraverso il terminale con il comando “sudo apt update && sudo apt full-upgrade”.