Passaporto biometrico, UE in ritardo

Passaporto biometrico, UE in ritardo

Frattini scrive agli americani: dateci almeno un altro anno di tempo e l'Europa sarà finalmente pronta a distribuire i passaporti con chip e riconoscimento biometrico
Frattini scrive agli americani: dateci almeno un altro anno di tempo e l'Europa sarà finalmente pronta a distribuire i passaporti con chip e riconoscimento biometrico


Roma – Niente da fare, l’Unione Europea non può rispettare il termine ultimo fissato dal Congresso americano per il rilascio dei passaporti con tecnologie biometriche, passaporti che dal prossimo ottobre saranno necessari ai cittadini UE per accedere agli USA.

Ad ammettere per la seconda volta un ritardo dell’Europa su quanto stabilito è stato il commissario alla Giustizia e agli Affari interni Franco Frattini che ha scritto in questo senso una lettera a James Sensenbrenner, che guida la commissione Giustizia del Senato statunitense.

Come noto i nuovi passaporti conterranno, oltre ai dati “tradizionali” dell’individuo comprensivi di fotografia, un chip nel quale sarà contenuta anche l’impronta digitale, un chippetto che può essere letto e scritto dalle apparecchiature compatibili. Proprio nella definizione degli aspetti tecnologici e in particolare della compatibilità tra i diversi sistemi si troverebbero le spiegazioni più rilevanti del ritardo fin qui accumulato.

L’intervento di Frattini si è reso inevitabile perché soltanto Germania, Austria, Lussemburgo, Svezia, Finlandia e Danimarca entro i prossimi mesi saranno in condizione di distribuire ai propri cittadini il nuovo passaporto. Tutti gli altri paesi della UE sono indietro e le stime dicono che non si raggiungerà il risultato sperato prima dell’agosto 2006. Ed è una situazione comune anche al Giappone, un altro paese i cui cittadini come quelli UE godono di una corsia preferenziale per l’ingresso negli USA.

E d’altra parte è proprio agosto 2006 la data a cui fa riferimento Frattini nella sua lettera spiegando che “nonostante i molti progressi siamo a chiedere al Congresso di valutare una seconda estensione della data ultima”. Come si ricorderà, in precedenza il limite era stato fissato all’ottobre 2004, poi esteso di un anno, per una operazione che le forze di sicurezza americane ritengono indispensabile dopo l’11 settembre. Tutti i passaporti americani rilasciati dal prossimo autunno disporranno di un chip sul quale saranno riportati tutti i dati personali, comprensivi di foto.

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Pubblicato il
31 mar 2005
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