Le password sono da considerarsi come “segreti” che tantissime persone maneggiano ogni giorno per farsi autenticare. Eppure, ci sono ancora tanti miti da sfatare e un’informazione approssimativa che circola su di loro.
Ormai tutti sanno che la password serve in vari processi di autenticazione per riconoscere l’identità di un individuo.
Nella stragrande maggioranza dei casi, l’autenticazione è a due fattori, ossia uno che prevede l’inserimento della stessa e l’altro la sua verifica.
In passato tutte le password venivano memorizzate lato server, ma l’insicurezza di tale pratica ha portato all’esfiltrazione delle stesse, che sono state memorizzate da tantissimi siti Web pubblici.
Una volta catturate, il fautore può non soltanto impersonare la persona a cui ha rubato la password, ma userà le credenziali per accedere a diversi servizi, sperando nel riuso della password.
Per evitare che ciò accada, sono stati inventati i password manager. Uno di questi è pCloud Pass.
Miti da sfatare e pCloud Pass: le regole da seguire
Tra i miti da sfatare, ce n’è uno in particolare: le password precostituite. Sono quelle che impongono l’uso di una lettera maiuscola, di una minuscola, di un carattere speciale, di una cifra, senza tralasciare la lunghezza minima.
La convinzione che queste password siano inviolabili è quel mito da sfatare. È vero che decifrarle è complesso, ma se gli utenti per comodità usano la stessa password su più siti Web, alla fine gli hacker riusciranno a decifrarla.
Invece, tutto questo ambaradan si può evitare usando pCloud Pass. Si tratta di un software che conserva le password e garantisce un accesso istantaneo e sicuro a ognuna di esse e su ogni dispositivo.
Diversamente da altri password manager, pCloud Pass conserva le password sotto forma di testo mediante un sistema crittografico di livello militare, il quale memorizza le password in totale sicurezza.
Per provare gratuitamente il servizio, basta accedere qui e cliccare su “Inizia gratis” registrandosi a pCloud.