Patent troll, Samsung perde sul Bluetooth

Patent troll, Samsung perde sul Bluetooth

Il colosso coreano costretto a pagare milioni di dollari per l'infrazione di due brevetti. Titoli relativi alla vecchia versione dello standard, visto che il detentore dei brevetti non ha partecipato al suo sviluppo
Il colosso coreano costretto a pagare milioni di dollari per l'infrazione di due brevetti. Titoli relativi alla vecchia versione dello standard, visto che il detentore dei brevetti non ha partecipato al suo sviluppo

Samsung è stata condannata a pagare 15,7 milioni di dollari per l’infrazione di due brevetti riguardanti la tecnologia Bluetooth, una somma che una corte dello stato americano del Texas ha assegnato come compensazione a Rembrandt IP, noto patent troll , e a Gordon Bremer a cui sono stati assegnati i brevetti.

Bremer lavora come consulente per Rembrandt dal 2004, mentre le proprietà intellettuali incriminate includono i brevetti numero 8,023,580 e 8.457.228 sulle connessioni Bluetooth, già registrati nel lontano 1997. Dei milioni indicati dal giudice, Bremer avrà diritto a incassare il 2,5 per cento del totale.

Il consulente della società specializzata in rivendicazioni brevettuali dice di non aver partecipato alla realizzazione della versione 2.0 di Bluetooth, quindi Samsung non dovrebbe avere più problemi in tal senso. Sempre che Bremer non si accorga di altre presunte infrazioni a qualcuno dei 100 brevetti registrati a suo nome.

Il caso di Rembrandt IP rappresenta la seconda vittoria in tribunale nel giorno di pochi giorni a favore di un patent troll . Proprio mentre la politica di Washington è al momento impegnata a discutere una possibile riforma dell’intero mercato dei brevetti USA.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 feb 2015
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