Un repentino avvicendarsi di rappresentanti legali, a scuotere ulteriormente l’ormai sfiancante battaglia tra i vertici di Facebook e l’imprenditore di New York Paul D. Ceglia. L’uomo che rivendica l’84 per cento del sito in blu è stato infatti abbandonato dalla società internazionale DLA Piper , precedentemente assoldata dallo stesso Ceglia per scagliarsi contro il CEO Mark Zuckerberg.
L’uomo di New York ha ora virato verso i servizi offerti dalla società di consulenza Lake , piccola law firm di San Diego che ha già rappresentato un gruppo di 200 medici impegnati nell’uso terapeutico della marijuana. I motivi alla base dell’abbandono di DLA Piper – colosso di circa 4mila avvocati in tutto il mondo – restano tuttora avvolti nell’ombra.
C’è chi ha sottolineato come si possa trattare di una decisione presa per una questione di credibilità, dal momento che Ceglia è stato più volte accusato di aver fabbricato ad arte una serie di prove contro Facebook . Tra queste, dozzine di email scambiate con lo stesso Mark Zuckerberg, che confermerebbero la cessione del 50 per cento (più bonus) dell’allora nascente Thefacebook . ( M.V. )