Pavel Durov: nessuna modifica alla policy di Telegram

Pavel Durov: nessuna modifica alla policy di Telegram

Pavel Durov ha sottolineato che numeri di telefono e indirizzi IP dei criminali sono forniti alle autorità dal 2018, se la richiesta è legalmente valida.
Pavel Durov: nessuna modifica alla policy di Telegram
Pavel Durov ha sottolineato che numeri di telefono e indirizzi IP dei criminali sono forniti alle autorità dal 2018, se la richiesta è legalmente valida.

Pavel Durov ha pubblicato un nuovo post sul canale personale per sottolineare che non è stata apportata nessuna modifica sostanziale alla policy sulla privacy. Il suo post precedente (pubblicato il 23 settembre) è stato quindi erroneamente interpretato. È stato solo chiarito meglio che Telegram rispetta le richieste provenienti dalle autorità.

Richieste aumentate in Europa

In seguito all’arresto di Pavel Durov in Francia, Telegram ha iniziato a modificare la policy sulla privacy. Una delle novità riguarda la moderazione dei contenuti, in particolare delle chat private. Il CEO ha successivamente annunciato che verranno comunicati numeri di telefono e indirizzi IP degli utenti, se la software house riceve una valida richiesta delle autorità.

Durov ha pubblicato un nuovo post per evidenziare che non c’è stata nessuna modifica rilevante alla policy. Telegram fornisce numeri di telefono e indirizzi IP dei criminali alle autorità dal 2018. Queste informazioni vengono consegnate se la richiesta è legalmente valida. La modifica di fine settembre chiarisce meglio il punto 8.3. Fino al 20 settembre era scritto:

Se Telegram riceve un ordine del tribunale che conferma che sei un sospettato di terrorismo, potremmo divulgare il tuo indirizzo IP e il tuo numero di telefono alle autorità competenti. Finora, questo non è mai accaduto. Quando accadrà, lo includeremo in un rapporto di trasparenza semestrale pubblicato su https://t.me/transparency.

Questa è invece la nuova versione:

Se Telegram riceve un ordine valido dalle autorità giudiziarie competenti che conferma che sei un sospettato in un caso che coinvolge attività criminali che violano i termini di servizio di Telegram, eseguiremo un’analisi legale della richiesta e potremmo divulgare il tuo indirizzo IP e il tuo numero di telefono alle autorità competenti. Se vengono condivisi dati, includeremo tali eventi in un rapporto trimestrale sulla trasparenza pubblicato all’indirizzo https://t.me/transparency.

L’indirizzo è quello del bot che permette di accedere al report sulla trasparenza. L’ultimo, relativo al periodo 1 gennaio-30 settembre, evidenza un aumento delle richieste da parte delle autorità europee. Durov afferma che ora viene usata la corretta linea di comunicazione, ovvero quella obbligatoria in base al Digital Services Act, anche se Telegram non deve rispettare la legge (per adesso).

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Pubblicato il
4 ott 2024
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