Pavel Durov parla del suo arresto in Francia (update)

Pavel Durov parla del suo arresto in Francia (update)

Pavel Durov torna online a distanza di due settimane dall'arresto con un lungo post sul canale Telegram personale in cui critica le autorità francesi.
Pavel Durov parla del suo arresto in Francia (update)
Pavel Durov torna online a distanza di due settimane dall'arresto con un lungo post sul canale Telegram personale in cui critica le autorità francesi.

A distanza di due settimane dall’arresto in Francia, Pavel Durov è tornato online con la pubblicazione di una dichiarazione ufficiale sul canale Telegram personale. Il CEO ha criticato l’azione delle forze dell’ordine, ammettendo però che la piattaforma viene usata anche dai criminali. Per questo motivo verranno adottate specifiche misure, una delle quali è già attiva.

Moderazione per le chat private

Durov è stato formalmente accusato di complicità in vari reati, tra cui traffico di droga, frodi e abusi sui minori. Le autorità francesi affermano inoltre che su Telegram non c’è nessuna moderazione dei contenuti.

Dopo 96 ore di custodia cautelare, il CEO è stato rilasciato su cauzione (5 milioni di euro), ma dovrà presentarsi alla stazione di polizia due volte a settimana e non potrà lasciare la Francia. Ieri sera ha pubblicato un post sul canale personale per sottolineare che le accuse sono sbagliate.

Innanzitutto, il CEO scrive che Telegram ha un rappresentante ufficiale in Europa che può essere contattato tramite email. Durov afferma inoltre che le autorità francesi possono contattarlo tramite il consolato francese a Dubai, come già fatto quando hanno chiesto aiuto per affrontare la minaccia del terrorismo.

Durov critica infine la decisione di accusare un CEO per i crimini commessi da terze parti sulla piattaforma che gestisce. Nel lungo post scrive che non è facile trovare il giusto compromesso tra sicurezza e privacy. L’obiettivo è rispettare la legge, ma allo stesso tempo proteggere gli utenti dai governi più oppressivi. Telegram è stato bandito in Russia perché non ha consegnato le chiavi crittografiche e in Iran perché non ha chiuso i canali dei contestatori.

Durov sottolinea che Telegram non è un paradiso anarchico. Ogni giorno vengono rimossi contenuti (post, gruppi, canali) che violano le regole, come indicato nei canali Stop Child Abuse e ISIS Watch. Il CEO ammette però che la piattaforma viene usata anche dai criminali, quindi verranno introdotti miglioramenti per la moderazione.

Una delle novità è già attiva, come specificato nelle FAQ. Finora alla domanda “C’è del contenuto illegale su Telegram. Come posso eliminarlo?” era associata questa risposta:

Tutte le chat e i gruppi di Telegram sono territorio privato dei loro rispettivi partecipanti. Non eseguiamo alcuna richiesta relativa ad esse.

Ieri è stata cambiata la risposta:

Tutte le app di Telegram hanno pulsanti “Segnala” che ti consentono di segnalare contenuti illegali ai nostri moderatori, in pochi tocchi.

Ciò significa che le conversazioni singole e di gruppo non sono private e possono essere lette dai moderatori di Telegram. È noto infatti che il servizio di messaggistica non offre la crittografia end-to-end per impostazione predefinita.

Aggiornamento (7/09/2024): un portavoce ha precisato che le chat private rimangono private perché non è stata fatta nessuna modifica al codice.

Fonte: The Verge
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
6 set 2024
Link copiato negli appunti