Pavel Durov è tornato a Dubai, ma l'indagine continua

Pavel Durov è tornato a Dubai, ma l'indagine continua

Pavel Durov ha comunicato sul canale Telegram personale che ora si trova temporaneamente a Dubai, ma l'indagine delle autorità francesi continua.
Pavel Durov è tornato a Dubai, ma l'indagine continua
Pavel Durov ha comunicato sul canale Telegram personale che ora si trova temporaneamente a Dubai, ma l'indagine delle autorità francesi continua.

Dopo quasi sette mesi, Pavel Durov è tornato a Dubai. Le autorità francesi hanno modificato le condizioni della libertà vigilata, rimuovendo la restrizione sui viaggi, ma il CEO di Telegram dovrà ritornare in Francia entro l’8 aprile. Le indagini che hanno portato al suo arresto sono ancora in corso.

Durov ringrazia i giudici

Pavel Durov era stato arrestato il 24 agosto 2024 all’aeroporto di Le Bourget in Francia, dove era arrivato con il suo aereo privato. Il CEO di Telegram con cittadinanza francese e degli Emirati Arabi Uniti (oltre che russa e nevisiana) è stato accusato di numerosi crimini correlati al popolare servizio di messaggistica, utilizzato per ogni tipo di attività criminale, grazie alla scarsa moderazione dei contenuti.

Dopo alcuni giorni di custodia cautelare era stato rilasciato in libertà vigilata, pagando una cauzione di 5 milioni di euro. Doveva inoltre recarsi in una stazione di polizia due volte alla settimana e non poteva lasciare la Francia. Questi ultimi obblighi sono stati temporaneamente sospesi tra il 15 marzo e il 7 aprile.

Durov ha comunicato sul canale Telegram personale che si trova a Dubai, ma l’indagine è ancora in corso (rischia fino a 10 anni di prigione).

Voglio ringraziare i giudici inquirenti per aver permesso che ciò accadesse, così come i miei avvocati e il mio team per i loro instancabili sforzi nel dimostrare che, quando si tratta di moderazione, cooperazione e lotta alla criminalità, per anni Telegram non solo ha rispettato ma ha anche superato i suoi obblighi legali.

Il CEO aveva criticato le autorità francesi, affermando che non può essere ritenuto responsabile per i contenuti pubblicati dagli utenti. Telegram ha successivamente migliorato la funzionalità che consente di segnalare i contenuti ai moderatori. A fine dicembre 2024 ha comunicato che sono stati chiusi oltre 15 milioni di canali e gruppi.

Fonte: Pavel Durov
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Pubblicato il
17 mar 2025
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