PayPal getta la spugna e abbandona il progetto Libra

PayPal fuori dal progetto Libra: è ufficiale

Il colosso dei pagamenti digitali ha scelto di abbandonare Facebook e gli altri membri del progetto Libra: la decisione è ufficiale.
PayPal fuori dal progetto Libra: è ufficiale
Il colosso dei pagamenti digitali ha scelto di abbandonare Facebook e gli altri membri del progetto Libra: la decisione è ufficiale.

Prima defezione di rilievo per il progetto Libra: è arrivato l’annuncio ufficiale da parte di PayPal, una delle aziende che fin da subito hanno deciso di appoggiare l’iniziativa proposta da Facebook per la sua criptovaluta entrando a far parte della Association. Non è difficile immaginare come altri potrebbero seguire a ruota.

PayPal abbandona Libra

Nei giorni scorsi si è parlato di Visa e MasterCard come di due possibili forfait. È invece giunto quello di PayPal, a testimonianza di come qualcosa non stia procedendo per il verso giusto. Gli entusiasmi sbandierati all’annuncio di Libra sembrano essersi spenti, anche e soprattutto a causa dell’attenzione che le autorità di tutto il mondo hanno fin qui rivolto alla moneta virtuale. Questo il comunicato ufficiale.

PayPal ha preso la decisione di rinunciare alla partecipazione nella Libra Association in questo momento per continuare a focalizzarsi sull’avanzamento della nostra missione esistente e sulle priorità di business, mentre continua a impegnarsi per democratizzare l’accesso ai servizi finanziari destinati alle popolazioni meno raggiunte dai servizi.

La replica è affidata a Dante Disparte, numero uno dei team Head of Policy e Communications per la Libra Association. Queste le sue parole raccolte in un comunicato.

Riconosciamo che il cambiamento è importante e che ogni organizzazione che ha iniziato questo viaggio dovrà effettuare una valutazione di rischi e benefici legati all’impegno per attuare il cambiamento proposto da Libra.

Un messaggio per certi versi criptico, che sembra lasciar intendere come una volta preso parte al progetto i 28 membri fondatori dell’associazione (ognuno ha investito almeno 10 milioni di dollari) debbano comunque farsi carico delle loro responsabilità. Difficile al momento prevedere se la decisione di PayPal e i malumori che sembrano serpeggiare tra le altre aziende coinvolte nell’iniziativa possano in qualche modo modificare la roadmap o le tempistiche del lancio previsto nel corso del 2020 a livello globale.

Fonte: CNBC
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Pubblicato il
7 ott 2019
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