PayPal ha interrotto i pagamenti personali da e per l’India. Nonché i trasferimenti alle banche locali. Starebbe inoltre invertendo le transazioni, facendo tornare al mittente i pagamenti.
I disservizi sarebbero iniziati il 28 gennaio o il primo febbraio .
Il servizio di pagamenti online non ha offerto una ragione per la sospensione, né ha chiarito per quanto tempo le operazioni rimarranno interrotte: nelle poche righe del blog ufficiale, Anuj Nayar, direttore del settore comunicazione, ha scritto che “si stanno affrontando questioni sollevate da partner commerciali e azionisti sul servizio offerto”.
Nayar cerca poi di spiegare che i pagamenti relativi all’India possono ancora essere effettuati, ma che i soldi non possono essere ritirati in rupie dalle banche locali. Il problema sarebbe, secondo le testimonianze di alcuni utenti, nella mancata corrispondenza di eventuali pagamenti al trasferimento di altrettanti beni.
PayPal starebbe tuttavia “cercando di risolvere la situazione il prima possibile”, scusandosi per gli eventuali inconvenienti. Che non sembrano pochi: a subirne le conseguenze, migliaia di sviluppatori software e altri professionisti freelance indiani che vengono retribuiti attraverso il servizio online.
Secondo alcuni osservatori la causa sarebbe la nuova normativa indiana in materia di riciclaggio che richiede agli intermediari finanziari di verificare l’identità dei clienti che effettuato trasferimenti monetari internazionali. Verifica che PayPal ha sempre rifiutato di compiere, in quanto troppo difficoltosa.
Claudio Tamburrino