Neanche il tempo di mettere le mani sulle prime unità PCIe 5.0 presentate nelle scorse settimane dai produttori che già si parla di PCIe 6.0. Oggi il PCI-SIG (PCI Special Interest Group) ha pubblicato le specifiche finali del nuovo standard che, neanche a dirlo, garantirà un ulteriore notevole passo in avanti per quanto riguarda le prestazioni offerte dagli hardware compatibili. Sono il frutto di un lavoro durato oltre due anni, avviato nel 2019 e appena concluso. Gli interessati non trattengano però il fiato: servirà parecchio tempo prima di poter eseguire un test sul campo.
PCIe 6.0 si presenta con l’ennesimo raddoppio della banda
Si registra anzitutto un raddoppio della banda rispetto alla generazione precedente, con una velocità massima teorica che arriva a toccare un valore pari a 256 GB/s complessivi (bidirezionale, 128+128) su uno slot x16. Sarà inoltre garantita la retrocompatibilità, così da non dover rinunciare al supporto per le unità hardware già in circolazione.
Tra le altre caratteristiche figurano la modulazione PAM-4, FEC (Forward Error Correction) e CRC (Cyclic Redundancy Check). Tutti gli altri dettagli nel documento condiviso. Gran parte di queste peculiarità tornerà utile negli ambiti in cui si manifesta la necessità di dover gestire carichi di lavoro molto pesanti: dai server dei data center ai supercomputer, fino ai sistemi impiegati per simulazioni, ricerca e altre operazioni di intelligenza artificiale.
Quasi certamente non assisteremo al lancio di SSD o GPU in grado di sfruttare il nuovo standard entro l’anno appena iniziato, se non con qualche prototipo destinato ai test e non alla distribuzione a livello commerciale. Più probabile possano trascorrere da un minimo di dodici a un massimo di diciotto mesi, durante i quali il mercato verrà quasi inevitabilmente invaso dalle soluzioni basate su PCIe 5.0.
Il lancio della tecnologia PCI Express (Peripheral Component Interconnect Express) risale al 2003, inizialmente con l’obiettivo di supportare le esigenze manifestate nell’ambito delle schede video più evolute.