Sono trascorsi ormai 18 anni dal suo debutto in Italia: per la Posta Elettronica Certificata è tempo di affrontare un importante step evolutivo, quello che la porterà a diventare PEC europea. A partire dal 2024, infatti, il raggio d’azione dello strumento oltrepasserà i confini nazionali per estendersi a tutto il continente, nel nome dell’interoperabilità. Sono molti coloro che hanno già deciso di portarsi avanti e di compiere il passaggio in autonomia.
Molti stanno già usando la PEC europea
Stando al comunicato di Aruba giunto in redazione, il numero dei clienti che hanno già effettuato il passaggio ammonta a quasi due milioni. Sono dunque già pronti per impiegarla al fine di scambiare comunicazioni con valore legale, potendo contare sulla verifica dell’identità del titolare, attributo che va ad aggiungersi agli altri già esistenti ovvero quelli relativi a integrità del contenuto, ora e data di invio e ricezione del messaggio. Riportiamo di seguito le parole di Stefano Sordi, Direttore Generale della società.
La PEC è riuscita negli anni a dare vita ad un sistema di comunicazione che ha cambiato e migliorato le abitudini di milioni di italiani, aziende e pubbliche amministrazioni, incentivando il processo di dematerializzazione documentale. La PEC resterà la stessa di sempre, ma con più vantaggi quali l’identificazione certa del mittente e del destinatario ed il meccanismo di autenticazione forte, come previsto dal regolamento eIDAS.
A conti fatti la Posta Elettronica Certificata non cambierà, ma evolverà in chiave europea, mantenendo le modalità di fruizione e le funzionalità ben note. Non sarà nemmeno necessario variare l’indirizzo. Prosegue Sordi:
La PEC europea rappresenta il riconoscimento del successo di questo strumento digitale che in Italia sta avendo un ruolo primario in termini di efficientamento dei processi di comunicazione, risparmio energetico e, non ultimo, è la dimostrazione di competenza e credibilità del nostro paese nel settore della trasformazione digitale.
Come trasformare la casella in una PEC europea?
Nel caso delle caselle Aruba, il procedimento da seguire per trasformare una casella esistente in una PEC europea è piuttosto semplice e consiste in soli due passaggi.
- Effettuare il riconoscimento dell’identità con modalità come SPID, firma digitale o remota, CIE, CNS o con operatore via webcam;
- attivare la verifica in due passaggi (2FA) che abilita l’autenticazione di secondo livello tramite l’approvazione di una notifica push ricevuta tramite app su smartphone dopo aver inserito l’accoppiata username e password.
Così facendo, la casella disporrà dei requisiti stabiliti da ETSI (European Telecommunications Standards Institute), l’organismo continentale che definisce gli standard tecnici impiegati nel settore delle telecomunicazioni. I dati trasmessi certificano legalmente che i messaggi siano conformi agli standard europei.
- Dati che certificano legalmente la conformità dei messaggi agli standard europei;
- intestazioni aggiuntive (header) in tutti i messaggi;
- estensione della validità dei messaggi a 30 anni (la normativa prevede almeno 20 anni).