La fase di selezione delle offerte per ottenere la concessione del servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) è giunta alla sua conclusione. A comunicarlo ufficialmente , il Dipartimento per la Digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’Innovazione tecnologica (DDI), che ha poi sottolineato come ora si passi alla gara vera e propria.
Ci vorranno alcune settimane – come annunciato dal ministero della PA e Innovazione – per incoronare definitivamente il vincitore di un bando di gara da 50 milioni di euro. E a garantirsi la possibilità di erogare il servizio potrebbe essere il raggruppamento temporaneo di impresa costituito da Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia .
Il gruppo si è infatti piazzato primo nella graduatoria relativa alla fase di selezione , battendo provvisoriamente la concorrenza di Fastweb e di Lottomatica. Poste Italiane e Telecom Italia avevano stretto un’alleanza lo scorso settembre, in modo da mettere la capillare presenza sul territorio della prima con l’esperienza in ambito tecnologico della seconda.
Si è così conclusa la fase sperimentale avviata a settembre, insieme a Inps e Aci. Ma i risultati sono sembrati particolarmente contraddittori. Secondo Renato Brunetta, a guida del DDI, questo periodo di testing avrebbe portato a un milione di indirizzi di posta elettronica certificata. Non di questo avviso, l’associazione dei Cittadini di Internet , che ha parlato di sole 30mila caselle PEC attivate.