Pechino 2022: possibili cyberattacchi alle Olimpiadi

Pechino 2022: possibili cyberattacchi alle Olimpiadi

L'FBI ha pubblicato un avviso relativo a possibili attacchi informatici che potrebbero essere effettuati durante le Olimpiadi invernali di Pechino.
Pechino 2022: possibili cyberattacchi alle Olimpiadi
L'FBI ha pubblicato un avviso relativo a possibili attacchi informatici che potrebbero essere effettuati durante le Olimpiadi invernali di Pechino.

Tra due giorni iniziano le Olimpiadi invernali di Pechino che, come ogni importante evento, potrebbe attirare l’attenzione dei cybercriminali. L’FBI ha diramato un avviso che elenca i possibili rischi per la sicurezza dei partecipanti, suggerendo di prestare molta attenzione alle app installate sullo smartphone, inclusa quella ufficiale che il governo ha chiesto di usare durante la permanenza nel paese.

Possibili attacchi informatici

Il Federal Bureau of Investigation prevede varie tipologie di attacchi (DDoS, ransomware, malware, furti di dati, phishing) che potrebbero disturbare o bloccare le trasmissioni live dell’evento e causare danni alle infrastrutture pubbliche e private. Sia i partecipanti che i viaggiatori devono inoltre prestare attenzione alle app di terze parti, inclusa quella ufficiale (MY2022), in quanto i cybercriminali potrebbero sfruttare eventuali vulnerabilità per rubare informazioni personali o installare tool di tracciamento.

L’FBI consiglia a tutti gli atleti di lasciare a casa il proprio smartphone e di utilizzare uno smartphone temporaneo durante la permanenza in Cina. Gli attacchi informatici contro le infrastrutture di comunicazione non sono un evento raro. Durante le Olimpiadi estive di Tokyo del 2020, l’operatore NTT ha rilevato oltre 450 milioni di attacchi, nessuno dei quali è fortunatamente andato a segno.

Durante le Olimpiadi invernali di Pyeongchang del 2018 sono stati invece effettuati attacchi contro atleti, visitatori e cittadini coreani da parte di cybercriminali russi finanziati dal governo. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha scoperto e denunciato sei membri del gruppo a fine 2020.

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Pubblicato il
2 feb 2022
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