Ancora una volta sono le tecnologie di comunicazione a finire al centro delle iniziative per il contrasto agli abusi pornopedofili: il Moige, il movimento italiano dei genitori, ha ideato una campagna insieme alla Polizia Postale per contrastare certi usi degli SMS da parte di giovani e predatori .
Nel mirino, in particolare, una pratica che andrebbe diffondendosi, quella di prestarsi all’invio di proprie fotografie osé in cambio di ricariche: un SMS, un MMS, un’email e il gioco è fatto. Lo sottolinea anche Domenico Vulpiani , a capo della Polizia postale e delle Comunicazioni, secondo cui se “prima il telefonino serviva solo a comunicare, ora i nuovi cellulari sono delle vere e proprie stazioni Internet viaggianti, in grado di inviare video e fotografie”. Da qui, dunque, l’idea di uno spot televisivo con lo slogan Dite ai vostri figli di non accettare SMS dagli sconosciuti che sarà al centro della nuova campagna anti-abuso.
“Negli ultimi anni – ha anche dichiarato Vulpiani – la PolPost ha arrestato e denunciato molti pedofili che contattavano telefonicamente, attraverso SMS, ragazzi e ragazze minorenni, ai quali chiedevano immagini pornografiche in cambio di ricariche telefoniche, tentando, in alcuni casi, di incontrare i giovani fuori dalla loro abitazioni”.
In una nota , il Moige sottolinea l’importanza che hanno assunto i telefonini per i giovani, auspicando che siano proprio loro a denunciare “ogni situazione sospetta di questo tipo” alle Forze dell’Ordine. Un plauso all’iniziativa della Polizia Postale e del Moige è giunto anche da Barbara Mannucci, delegata di Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni”, che ha assicurato il proprio impegno per la riuscita della campagna.
Secondo Barbara Saltamartini , capogruppo del PDL nella Commissione Infanzia alla Camera, la nuova iniziativa “conferma come, in materia di pedopornografia, sia assolutamente necessario introdurre nel nostro ordinamento il reato di adescamento telematico”. Come ricorderanno i lettori di Punto Informatico , la stessa Saltamartini è cofirmataria con Antonio Mazzocchi di una proposta di legge che a detta della parlamentare è indispensabile subito: “Il fenomeno – ha dichiarato – sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza, complice la grande evoluzione dei mezzi di comunicazione. Attraverso un semplice SMS o un collegamento ad Internet, il pedofilo è oggi in grado di entrare facilmente in contatto con il minore, conquistandone la fiducia attraverso la manipolazione fino ad ottenerne il massimo controllo”.
A suo dire, dunque, è necessario sanzionare “l’adescamento realizzato con strumenti telematici” in modo da innalzare “la soglia di prevenzione”. L’auspicio “a tutte le forze politiche” è per un rapido esame e una rapida approvazione della proposta normativa.