Pegasus usato per spiare migliaia di persone

Pegasus usato per spiare migliaia di persone

Un'indagine effettuata da oltre 80 giornalisti ha svelato che lo spyware Pegasus di NSO Group è stato usato per sorvegliare migliaia di persone.
Pegasus usato per spiare migliaia di persone
Un'indagine effettuata da oltre 80 giornalisti ha svelato che lo spyware Pegasus di NSO Group è stato usato per sorvegliare migliaia di persone.

L’indagine denominata The Pegasus Project, effettuata da oltre 80 giornalisti di 10 paesi e coordinata da Forbidden Stories con il supporto tecnico di Amnesty International, ha permesso di scoprire una vasta campagna di spyware attuata da diversi governi con il famigerato tool Pegasus venduto dall’azienda israeliana NSO Group. Attivisti, giornalisti, avvocati e politici sono stati spiati a partire dal 2016.

Pegasus: arma per la sorveglianza di massa

Pegasus è il tool usato due anni fa per ascoltare le conversazioni degli utenti, sfruttando una vulnerabilità di WhatsApp (Facebook ha successivamente denunciato NSO Group). È stato anche utilizzato a fine 2020 per spiare i giornalisti di Al Jazeera, sfruttando una vulnerabilità di iMessage. L’azienda israeliana ha più volte dichiarato che Pegasus serve solo per rintracciare terroristi e criminali in generale.

L’indagine effettuata da 17 testate giornalistiche evidenzia invece un uso massivo del tool da parte di governi autoritari, tra cui Ungheria, Azerbaijan, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kazakistan. Forbidden Stories e Amnesty International hanno scoperto un elenco di oltre 50.000 numeri di telefono appartenenti a “persone di interesse”. L’analisi forense ha permesso di rilevare la presenza dello spyware in 23 smartphone, mentre su 14 sono stati individuati tentativi di accesso.

Pegasus viene installato su smartphone Android e iPhone, sfruttando vulnerabilità delle app. È possibile quindi accedere ad un numero infinito di dati (SMS, email, chat, foto, video, contatti, calendario, GPS), attivare microfono e fotocamera. Le informazioni vengono poi trasmesse agli autori dell’attacco.

NSO Group ha rilasciato una dichiarazione per smentire i risultati dell’indagine, affermando che è basata su un’errata interpretazione dei dati. L’azienda israeliana sottolinea che le sue tecnologie vengono usate esclusivamente per prevenire attacchi terroristici, contrastare il traffico di droga, trovare bambini scomparsi o rapiti, individuare persone sotto edifici crollati e proteggere lo spazio aereo dai droni.

Fonte: The Guardian
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Pubblicato il
19 lug 2021
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