Pegasus: WhatsApp vince contro NSO Group

Pegasus: WhatsApp vince contro NSO Group

Secondo una giudice federale, NSO Group è responsabile degli attacchi effettuati con Pegasus, quindi WhatsApp può chiedere un risarcimento danni.
Pegasus: WhatsApp vince contro NSO Group
Secondo una giudice federale, NSO Group è responsabile degli attacchi effettuati con Pegasus, quindi WhatsApp può chiedere un risarcimento danni.

Dopo oltre cinque anni è arrivato il giudizio di primo grado (PDF). Una giudice federale della California (Phyllis Hamilton) ha attributo a NSO Group la responsabilità di aver infettato i dispositivi di circa 1.400 persone con il suo spyware Pegasus. WhatsApp aveva denunciato l’azienda israeliana a fine ottobre 2019. Ora può chiedere un risarcimento danni.

NSO Group responsabile dello spionaggio

Pegasus è stato utilizzato da alcuni governi per spiare giornalisti, attivisti e dissidenti politici, sfruttando una vulnerabilità di WhatsApp. L’azienda israeliana ha sempre sostenuto che lo spyware viene fornito esclusivamente alle forze dell’ordine e alle agenzie di intelligence per le loro indagini su attività criminali, tra cui la lotta al terrorismo.

Meta ha successivamente dimostrato la partecipazione diretta agli attacchi da parte di NSO Group, fornendo i suoi server negli Stati Uniti. La giudice ha stabilito la violazione del Computer Fraud and Abuse Act (CFAA) e del California Comprehensive Computer Data Access and Fraud Act (CCCDAFA).

L’azienda israeliana sapeva che una versione modificata di WhatsApp, nota come WhatsApp Installation Server (WIS), consentiva di inviare messaggi alle vittime. Alla ricezione dei messaggi, quindi senza nessuna interazione, veniva installato lo spyware.

WhatsApp può ora chiedere un risarcimento danni, tenendo conto anche del rifiuto di fornire il codice sorgente di Pegasus. La somma verrà decisa al termine di un altro processo che inizierà a marzo 2025.

Will Cathcart (capo di WhatsApp) e Mark Zuckerberg (CEO di Meta) hanno ovviamente espresso la loro soddisfazione per la sentenza. Il portavoce di WhatsApp ha dichiarato:

Siamo grati per la decisione odierna. NSO non può più evitare di essere ritenuta responsabile per i suoi attacchi illeciti a WhatsApp, giornalisti, attivisti per i diritti umani e società civile. Con questa sentenza, le aziende di spyware dovrebbero essere consapevoli che le loro azioni illegali non saranno tollerate.

Al momento non sono arrivate dichiarazioni ufficiali da NSO Group.

Fonte: Engadget
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Pubblicato il
21 dic 2024
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