Peggiora la consapevolezza della privacy online in Italia

Peggiora la consapevolezza della privacy online in Italia

Secondo un attento studio condotto dagli esperti in cybersecurity di NordVPN, la consapevolezza della privacy online in Italia è peggiorata.
Peggiora la consapevolezza della privacy online in Italia
Secondo un attento studio condotto dagli esperti in cybersecurity di NordVPN, la consapevolezza della privacy online in Italia è peggiorata.

Stando a quanto pubblicato dall’azienda di cybersecurity NordVPN, la consapevolezza della privacy online in Italia è peggiorata. Infatti, secondo questo studio, gli italiani sono sempre meno preparati sulla sicurezza informatica, scivolando così all’11° posto nella classifica mondiale. Un dato importante che fa preoccupare visto che le minacce online, di ogni tipo, sono sempre in aumento e con tecniche sempre più sofisticate e spietate.

Nello specifico, quest’anno il numero di “Cyber Star” in Italia, ovvero di utenti preparati e consapevoli, si è dimezzato. Inoltre – secondo quanto dichiarato da NordVPN – “le persone in Italia ignorano quali siano i principali problemi di privacy quando utilizzano l’IA per lavoro“. Ecco cosa ha affermato Marijus Briedis, Chief Technology Officer (CTO) di NordVPN:

Poiché il panorama delle minacce digitali evolve a una velocità senza precedenti, è fondamentale che gli utenti di Internet comprendano l’importanza di proteggere le proprie informazioni personali. Il National Privacy Test si impegna a educare le persone in tutto il mondo sulle minacce informatiche e a offrire consigli essenziali per difendersi da frodi, raccolta di dati, sorveglianza e altri pericoli online.

I Paesi in cui c’è maggiore consapevolezza della privacy online rispetto all’Italia

Contrariamente all’Italia, nella classifica ci sono tre Paesi che hanno dimostrato una maggiore consapevolezza della privacy online. Al primo posto troviamo Singapore con un punteggio di 62 su 100. Al secondo posto, a pari merito, troviamo Finlandia e Lituania con un punteggio di 61 su 100. Infine, al terzo posto, sempre a pari merito, Germania e Stati Uniti con un punteggio di 60 su 100. Resta comunque chiaro un progressivo peggioramento a livello globale.

Per alcune persone – spiega Briedis – i progressi tecnologici possono risultare così travolgenti da render difficile stare al passo. Le app online, progettate per essere pratiche e funzionali, diventano sempre più integrate nella nostra vita quotidiana, e spesso si dà priorità alla facilità d’uso rispetto alla privacy, esponendosi inconsapevolmente a rischi. Sebbene sia preoccupante osservare un calo della consapevolezza sulla privacy online a livello globale, questa tendenza evidenzia ancora di più la necessità di educare le persone alla protezione dei propri dati personali online.

Il consiglio per aumentare la consapevolezza della privacy online in Italia è quello di creare password uniche e forti oltre che attivare – dove possibile – l’autenticazione a più fattori, mantenere il proprio dispositivo sempre aggiornato, non smettere di informarsi sulla sicurezza informatica, controllare le impostazioni della privacy di app, giochi e software e utilizzare una VPN.

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Pubblicato il
21 ago 2024
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