Las Vegas (USA) – “Nessuno qui dispone di sistemi così sofisticati che non possano essere ottenuti anche dal Governo. Nessuno qui ha i giochini che abbiamo noi”: così Arthur Money, responsabile dei sistemi informativi della Difesa americana, si è presentato ai convenuti a DefCon 8, ottava edizione del tradizionale raduno hacker nella capitale del Nevada.
Money ha parlato spiegando la severità della nuove leggi contro il crimine informatico e le nuove possibilità delle forze dell’ordine nell’individuazione degli autori di attacchi cyber “di ogni livello”. E ha sostenuto che il Pentagono è sempre a caccia di nuovi talenti della sicurezza e che i più bravi “hanno sicuramente un futuro”. Secondo Money: “alcuni di voi hanno un talento estremo e innato, un dono. Se state pensando a cosa fare nella vostra vita, forse dovreste pensare a questo in un modo nuovo, per esempio venendo a lavorare per noi”.
Money ha spiegato che se le nuove leggi proposte in Congresso passeranno, gli attacchi contro la Difesa non saranno più azioni criminali ma aggressioni contro la sicurezza nazionale, un reato ben più grave. Non solo, “le nuove leggi ci consentiranno – ha detto – di rintracciare e contrattaccare”. Brrr.