Pentax digitalizza il medio formato

Pentax digitalizza il medio formato

Il produttore giapponese ha annunciato la sua prima medio formato con tecnologia digitale. Un modello derivato dalla storica serie 645, con cui il nuovo apparecchio rimane compatibile
Il produttore giapponese ha annunciato la sua prima medio formato con tecnologia digitale. Un modello derivato dalla storica serie 645, con cui il nuovo apparecchio rimane compatibile

Dopo quasi cinque anni di progettazione e sviluppo, Pentax ha fatto il proprio ingresso sul mercato delle fotocamere digitali medio formato, ovvero quelle utilizzate in quegli ambiti professionali – fotografia di studio, pubblicità, documentazione scientifica e d’arte – dove la qualità d’immagine ha la priorità assoluta.

Pentax 645D Il debutto di Pentax in questo segmento delle fotocamere digitali avverrà a maggio con il lancio della 645D, una macchina che porta lo stesso numero di modello delle sue storiche controparti a pellicola .

Il cuore della fotocamera è costituito da un sensore CCD da 40 megapixel con dimensione di 44 x 33 millimetri (1,7 volte un sensore full frame) e dal motore di elaborazione delle immagini PRIME (PENTAX Real Image Engine) II, che promette di riuscire a gestire con una certa agilità i mastodontici file RAW da circa 50 MB generati dal sensore.

La parte posteriore della 645D è dominata da un display LCD da 3 pollici con definizione di 921mila pixel, da un mirino ottico con copertura del 98 per cento e da una selva di controlli hardware. Nella parte superiore c’è anche un generoso display monocromatico simile a quello che si trova sulle reflex non entry-level.

Pentax 645D

Tra le altre caratteristiche più importanti va citato il corpo tropicalizzato in lega di magnesio, il doppio slot SDHC, un meccanismo di rimozione della polvere, il sensore AF a 11 punti, l’esposimetro multipattern a 77 segmenti, la funzione software per la generazione di immagini HDR e la porta HDMI. Va anche sottolineato come la 645D conservi la compatibilità con quasi tutto il parco ottiche del sistema 645. Ciò non toglie che la massima qualità d’immagine si ottenga con obiettivi appositamente progettati per il modello digitale, come l’appena introdotto 55mm F2.8 AL/IF SDM AW con messa a fuoco supersonica e comando per il passaggio istantaneo dalla messa a fuoco manuale a quella automatica.

Il prezzo di listino della 645D è di 850mila yen, pari a circa 6.900 euro. Come detto, questa macchina verrà inizialmente introdotta sul mercato giapponese, e raggiungerà i mercati occidentali solo in un secondo tempo.

Per le specifiche tecniche integrali della 645D si veda questa pagina di Digital Photography Review .

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
11 mar 2010
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