Roma – Chi si aspettava la combo finale rimarrà deluso: la diatriba nata tra Palm ed Apple relativa alle libertine relazioni tra il Pre e la nuova versione di iTunes assume sempre più i connotati di una serrata battaglia strategica. Le due aziende continuano a non risparmiarsi colpi, spesso anche non troppo leciti: gli ultimi sviluppi vedono Palm accusare l’azienda di Cupertino di violare le normative del protocollo USB disabilitando l’accesso al Pre, salvo poi rilasciare un aggiornamento del sistema operativo che aggira l’ostacolo. In attesa della prossima mossa della Mela.
Il contegno sembrerebbe essere stato perso da un pezzo: con un post nel blog ufficiale dell’azienda, Palm ha sferrato una nuova offensiva annunciando con tanto di sfotto’-citazione della one more thing tanto cara a Steve Jobs, un aggiornamento in grado di bypassare i blocchi imposti da Apple alla versione 8.2.1, riabilitando di fatto la sincronizzazione tra il dispositivo ed il software dell’azienda di Cupertino.
Il tutto, dopo aver attaccato pubblicamente l’azienda californiana proprio per il blocco selettivo imposto, che secondo l’opinione di Palm violerebbe l’essenza stessa dello standard USB , facendo brandelli della compatibilità universale. In seguito alla notizia del rilascio della versione 1.1 di WebOS, la domanda che in molti si sono posti appare quantomai legittima: come avrà fatto Palm ad aggirare i paletti imposti da Apple?
La risposta più accreditata al momento sembrerebbe essere quella fornita dal team di PreCentral, secondo il quale per aggirare il blocco il Palm si traveste da iPod : stando a quanto dichiarato dal sito, Pre avrebbe sostituito il proprio codice identificativo (0x0830) con quello utilizzato da Apple (0x05ac). Una pratica, quest’ultima, espressamente proibita delle normative fissate dall’USB-IF, il forum che governa lo standard.
Alla luce di tutto ciò, perché lamentarsi prima e commettere una scorrettezza dopo? La risposta, secondo qualcuno , è da trovarsi nell’ideologia di Palm che, credendo sbagliata la politica di chiusura effettuata da Apple, ritiene di essere nel giusto nel forzare un po’ la mano rendendo pan per focaccia. “La notifica all’USB-IF è stata fatta anche per la tutela dei consumatori” spiega Lynn Fox, portavoce di Palm.
Alla luce degli ulteriori sviluppi, la sensazione più diffusa tra utenti e addetti ai lavori è che non sia stata ancora detta l’ultima parola: le azioni di Apple in risposta al comportamento di Pre sembrano più che scontate. Quali esse siano, alla sostanza dei fatti lo si saprà presto. Secondo il parere di qualcuno , l’azienda di Cupertino potrebbe non accontentarsi solo dell’ennesimo aggiornamento ad iTunes volto a bloccare la rinnovata compatibilità col Pre: Apple potrebbe cogliere la palla al balzo e passare alle vie legali, citando in giudizio un’azienda del calibro di Palm, della quale (possibilmente) fare brandelli da esporre sulla piazza pubblica telematica come monito verso altri che intendessero violare la proprietà intellettuale dell’azienda.
Vincenzo Gentile