Il DROID di Motorola è nata, ed è un’esclusiva (negli Stati Uniti) del carrier Verizon Wireless . Il primo smartphone avanzato a integrare la già annunciata versione 2.0 di Android , viene presentato in questi giorni a New York da una società che appare sicura di sé e delle proprie possibilità, desiderosa di riconquistare il terreno perduto in questi anni e per nulla spaventata dalla sfida aperta lanciata ad Apple e al suo iPhone delle meraviglie (commerciali soprattutto).
Disponibile ai consumatori statunitensi a partire dal prossimo 6 novembre, DROID verrà offerto al costo di 199 dollari con in bundle un contratto biennale con Verizon. Lo smartphone integrerà naturalmente tutte le novità proprie di Android 2.0, i nuovi strumenti di comunicazione con i contatti, le migliorie al supporto Bluetooth, il browser web HTML 5 e il supporto a Microsoft Exchange.
Garantita anche la presenza del neonato sistema di navigazione di Mountain View basato su Google Maps, che integrato con la funzione di geolocalizzazione e il riconoscimento dei comandi vocali promette di rendere obsoleti i navigatori satellitari – con tanto di aggancio per l’uso in automobile – con una soluzione gratuita per l’utente finale.
Oltre che nella navigazione DROID supporta i comandi vocali anche per condurre ricerche sul web. Per quanto riguarda specifiche e caratteristiche hardware , l’handheld Motorola propone un display 16:9 a 3,7 pollici con risoluzione a 480×854 pixel, processore a 550 MHz, batteria agli ioni di lition da 1.400 mAh capace di durare (stando al produttore) 6,4 ore in conversazione continua e sino a 11 giorni in modalità standby.
Completano la dotazione una porta USB, connettività Bluetooth, ricevitore GPS e una scheda micro-SD da 16 Gigabyte, la stessa capacità di storage offerta da iPhone. E proprio iPhone, a cui Motorola riconosce la capacità di aver rivoluzionato l’industria dei dispositivi mobile , gioca la parte di convitato di pietra alla presentazione di DROID rappresentando un metro di paragone che per Motorola può oramai essere ampiamente superato.
Merito di Android 2.0 certo, ma anche delle funzionalità di sincronizzazione audio-video con iTunes (solo contenuti non protetti) e Amazon, della possibilità di accedere all’App Store del sistema operativo verde con le 10mila applicazioni già disponibili, del servizio di navigazione offerto a costo zero (paga Google), della connettività di rete e della rinnovata interfaccia per la comunicazione integrata con i propri contatti.
A mancare è ora solo l’effettivo responso del mercato nordamericano , anche se l’analista Avi Greengart si è detto “impressionato” dal nuovo pargolo Motorola e prevede nientemeno che un effetto “dirompente per gli altri smartphone e i dispositivi di navigazione personale”.
Alfonso Maruccia