Per un pugno di cents

Per un pugno di cents

Pochi centesimi per vendere un prodotto che non tira. Un piano (poco) diabolico, ideato sul baratto di un'opinione personale. Che non ha dato i frutti sperati e la cui ricostruzione suscita qualche perplessità
Pochi centesimi per vendere un prodotto che non tira. Un piano (poco) diabolico, ideato sul baratto di un'opinione personale. Che non ha dato i frutti sperati e la cui ricostruzione suscita qualche perplessità

Update in calce – Roma – Che il marketing sia spesso fonte di idee bizzarre e controverse è cosa nota a molti ma, nonostante ciò, suscita clamore ed ironia la strana ed oscura strategia che sarebbe stata messa in atto da Mike Bayard, Business Development Representative di Belkin International . Sarebbe infatti lui la mente che si cela nel maldestro tentativo di riaccreditare un router definito dalle varie recensioni come un pessimo acquisto. Come? Pagando alcuni centesimi per una recensione a cinque stelle.

Il piccolo giallo ha come scenario il portale di Amazon.com e, più nel dettaglio, il suo servizio denominato Mechanical Turk : un sistema che permette agli utenti di ottenere piccole somme di denaro, fino ad un massimo di 2 dollari, in cambio di piccole azioni come ad esempio quella di effettuare la recensione di un prodotto.

Bayard si sarebbe servito del sistema per assoldare uno stuolo di recensori pronti a tessere le lodi di un particolare prodotto, il router F5U301 di Belkin, venduto in principio ad una cifra pari a 220 dollari giudicata eccessiva per un prodotto che – proprio sulle pagine di Amazon – è stato bollato come scadente, ricevendo una sola stella su una valutazione massima di cinque.

Prima di ciò, va comunque detto che Belkin aveva già effettuato un tentativo di redenzione delle sorti del router abbassandone il prezzo di ben 150 dollari. Un’azione che si è rivelata inutile poiché, nonostante il considerevole sconto, le recensioni negative hanno subito un notevole incremento.

Per chi dovesse essere poco avvezzo alle dinamiche del Mechanical Turk di Amazon, è bene sottolineare che, in media, i compensi si aggirano intorno agli 8/10 centesimi, motivo per cui i 65 centesimi di dollaro offerti da Bayard avranno allettato di sicuro più di uno. Poche, pochissime le regole da seguire per intascare i soldi: sono necessarie poche parole, ma cariche d’entusiasmo, per un prodotto che deve essere valutato il massimo possibile. Inoltre all’utente viene chiesto di scrivere fingendo di possedere il prodotto in questione e, per finire, di ringraziare per l’ottimo affare fatto. In barba agli invidiosi che, pur avendolo comprato realmente e con soldi veri, hanno osato avvertire altri acquirenti della possibile bufala. Motivo per cui, come ultima richiesta, Bayard avrebbe chiesto ai fidi turker di screditare qualsiasi recensione negativa sul prodotto, marchiandola come informazione poco utile.

Scoperto il tutto, la notizia ha iniziato a diffondersi, passando dai blog a siti più quotati, creando un vero e proprio caso. Come prevedibile, le presunte offerte di collaborazione di Mr. Bayard sono state rimosse dal sito e non sono più visualizzabili se non grazie ai numerosi screenshot sparsi ormai su numerosi siti. Curiosando tuttavia sul bersaglio di tutta la messinscena, ovvero la pagina di Amazon dedicata alle recensioni del prodotto di Belkin, è possibile comprendere in pieno i piani delle forze oscure scese in campo: in totale sono state postate 16 recensioni del prodotto, di cui ben 14 sconsigliano l’acquisto del prodotto, quotato ad una sola stella. Di diverso avviso, invece, solo i due utenti Mike e Laurie B. Cook, che reputano il prodotto di Belkin rispettivamente degno di quattro e cinque stelle.

Quello della vendita di opinioni personali è un fenomeno che da tempo si annida nei meandri del web. Di sicuro l’immagine dell’azienda di volta in volta coinvolta non ne esce nel migliore dei modi, anche se va sottolineato che non è ancora chiaro se il presunto operato di Mr. Bayard sia noto ai vertici dell’azienda, che sino ad ora non hanno espresso alcun commento ufficiale sulla vicenda.

Vincenzo Gentile

UPDATE: Belkin ha replicato alla notizia con un comunicato stampa del presidente dell’azienda Mark Reynoso.

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Pubblicato il
19 gen 2009
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