Doveva essere il primo veicolo spaziale ad atterrare sulla Luna dopo il modulo Challenger della missione Apollo 17 (oltre 50 anni fa). Invece Peregrine non raggiungerà la sua destinazione. Astrobotic ha infatti rilevato un’anomalia al sistema di propulsione con perdita di propellente. L’azienda cercherà ora di portare il lander più vicino possibile alla Luna, prima di perdere il controllo.
Peregrine: missione fallita
Peregrine è stato lanciato ieri mattina dal razzo Vulcan Centaur di ULA (United Launch Alliance). Subito dopo il rilascio nello spazio, Astrobotic ha iniziato a ricevere i dati della telemetria tramite la NASA Deep Space Network. Tutti i sistemi di bordo sono stati attivati senza problemi. Quando è stato invece acceso il sistema di propulsione, il lander è entrato nello stato operativo di sicurezza.
Il team dell’azienda di Pittsburgh ha rilevato un’anomalia che impedisce di ottenere un puntamento corretto verso il Sole. Per consentire la ricarica delle batterie tramite i pannelli solari è stata eseguita una manovra per orientare i pannelli verso il Sole. Dopo un breve blackout delle comunicazioni, Astrobotic ha verificato il successo della manovra.
Purtroppo, il problema al sistema di propulsione ha causato anche la perdita di propellente. Con l’ultimo aggiornamento di questa mattina è stata confermata la perdita di propellente. I propulsori del sistema di controllo dell’assetto funzionano oltre il loro livello nominale per evitare una rotazione incontrollabile.
Update #6 for Peregrine Mission One: pic.twitter.com/lXh9kcubXs
— Astrobotic (@astrobotic) January 9, 2024
Se non ci saranno altri problemi, il lander manterrà il corretto orientamento verso il Sole per altre 40 ore, in base al consumo attuale del propellente. L’obiettivo è portare Peregrine il più vicino possibile alla Luna. La NASA ha comunicato che quattro dei cinque strumenti a bordo del lander verranno portati sulla Luna con future missioni.
Aggiornamento (10/01/2024): Astrobotic ha confermato che Peregrine non raggiungerà la Luna, ma il suo viaggio dovrebbe durare più del previsto, nonostante la perdita di propellente. In base alle prime analisi, l’anomalia al sistema di propulsione è stata causata dalla rottura di una valvola che ha portato all’immissione di elio ad alta pressione nel serbatoio dell’ossidante con la conseguente rottura di quest’ultimo.