L’intelligenza artificiale è in grado di generare testi sempre più realistici e creativi, ma questa tecnologia presenta anche delle sfide. Alcuni dei rischi che comporta sono la violazione della privacy, la diffusione di fake news, la perdita di originalità e la responsabilità legale. Per usare la scrittura AI in modo etico, trasparente e consapevole, è importante essere informati e conservare un approccio critico.
L’intelligenza artificiale ha fatto grandi progressi nel campo della scrittura. I modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT sono in grado di generare testi di vario tipo, grazie all’analisi di miliardi di parole provenienti da Internet, come siti Web, articoli e discussioni su Reddit. Questi testi possono imitare lo stile e il contenuto di quelli umani.
Tante persone, compreso le aziende, stanno sfruttando i generatori di testo basati sull’intelligenza artificiale per creare saggi, comunicati stampa, testi tematicamente rilevanti e persino canzoni e libri (ha fatto scalpore la notizia degli editori letteralmente inondati dai testi scritti con i chatbot AI)! Tuttavia, questa tecnologia comporta anche dei rischi.
I rischi della scrittura con l’intelligenza artificiale
Dal rischio di disinformazione alla perdita di originalità, ci sono molti pericoli associati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per produrre contenuti. Ecco i cinque principali rischi:
1. Disinformazione
Generare testo utilizzando l’intelligenza artificiale è facile. Basta scrivere un prompt e il generatore di testo AI farà tutto il resto.
Nonostante ChatGPT e altri strumenti di scrittura basati sull’intelligenza artificiale possano scrivere testi che sembrano plausibili, le loro affermazioni non sono necessariamente accurate. L’intelligenza artificiale è valida tanto quanto i dati su cui è stata addestrata, il che significa che è suscettibile di pregiudizi e disinformazione.
2. Mancanza di creatività e personalizzazione
Poiché gli strumenti di intelligenza artificiale utilizzano dati esistenti per generare testi, possono produrre contenuti simili a quelli già esistenti. Questo può essere un grosso problema per chi invece vuole distinguersi dalla concorrenza creando contenuti originali.
I contenuti creativi spesso includono esperienze personali, opinioni e riflessioni, aree in cui l’intelligenza artificiale, almeno per il momento, non è all’altezza, ma sono proprio questi “ingredienti” a rendere tali contenuti più coinvolgenti e di conseguenza condivisibili. Più i contenuti sono condivisi, più si è in grado di aumentare la propria autorevolezza e costruire relazioni con le persone.
3. Penalizzazione SEO
Gli editori che utilizzano l’intelligenza artificiale per scrivere i loro contenuti rischiano di vedere il proprio sito penalizzato dai motori di ricerca. Secondo Google, i siti con molti contenuti inutili hanno meno probabilità di posizionarsi bene nella ricerca. Big G afferma che il suo team lavora costantemente per garantire che gli utenti vedano contenuti più originali e utili scritti da persone, per le persone, nei risultati di ricerca.
I testi prodotti dall’intelligenza artificiale potrebbero soffrire di incoerenza, ripetitività e incongruenze, tutti fattori che minano la qualità dei contenuti.
4. Web scraping e plagio
L’intelligenza artificiale può produrre contenuti di vario tipo, ma non sempre con la qualità desiderata. I generatori di contenuti AI, infatti, si basano sul web scraping, cioè sulla raccolta di dati da Internet, per apprendere e generare nuove idee. Tuttavia, questi strumenti non capiscono il significato del testo che producono, ma si limitano a riformularlo. Questo può portare a contenuti che presentano errori, come statistiche inesatte o frasi illogiche.
Un altro svantaggio dell’uso dell’intelligenza artificiale per scrivere è il rischio di plagio involontario. Infatti, i generatori di contenuti basati sull’intelligenza artificiale possono riprodurre testi già esistenti, senza citare le fonti originali. Questo può violare i diritti d’autore e danneggiare la reputazione degli autori.
5. Rischio reputazionale
Il rischio reputazionale è qualsiasi minaccia o pericolo che possa nuocere al buon nome o alla reputazione di un individuo o di un’azienda. Questo pericolo può sorgere se il marchio pubblica post generati dall’intelligenza artificiale che contengono errori o che il pubblico trova inappropriati.
Le persone vogliono sentirsi connesse, quindi i marchi che hanno una voce umana e riconoscibile sono più attraenti. La voce di un brand può suscitare emozioni, coinvolgere e ispirare. Tuttavia, molti generatori di testo basati sull’intelligenza artificiale (pur permettendo di impostare lo stile comunicativo) non riescono a catturare il tone of voice adeguato quando creano contenuti, producendo risultati incoerenti o impersonali.
Perché usare gli strumenti di scrittura AI con cautela è una buona idea
Sebbene gli strumenti di scrittura AI, come ChatGPT, Bing Chat o Poe, solo per citarne alcuni, possano essere utili in contesti specifici, è importante usarli con cautela e considerare i potenziali rischi.
L’uso di testi generati dall’intelligenza artificiale può comportare diversi pericoli, tra cui il rischio di diffondere informazioni false, copiare anche se involontariamente) testi altrui, subire penalizzazioni da parte di Google e danneggiare la reputazione.
Essere in grado di riconoscere il testo generato dall’intelligenza artificiale può aiutare a valutarne l’attendibilità. Sebbene non esista un metodo infallibile per individuare il testo generato dall’intelligenza artificiale, alcune caratteristiche come la ripetizione di parole, le transizioni innaturali, gli errori e l’assenza di emozioni possono essere dei buoni indicatori.