Twitter ha necessità di intrattenere gli utenti sulla propria piattaforma e di guadagnarne di nuovi per consolidare la una posizione ancora non del tutto convincente sul mercato: è giunto dunque il momento di sfruttare le potenzialità di Periscope, app dedicata alla diretta video effimera acquisita lo scorso anno , e il suo successo che ora si conta in 100 milioni di sessioni live e 10 milioni di utenti nel mese di agosto.
Periscope broadcasts now come alive within Twitter
https://t.co/R346R1lgZb
– Periscope (@periscopeco) 12 Gennaio 2016
Fino a questo momento la condivisione di trasmissioni Periscope sulla piattaforma di microblogging è stata veicolata da un link e da un’immagine fissa, di cui è possibile apprezzare il contenuto solo attraverso il proprio account Periscope e relativa app. Con la più stretta integrazione dei servizi, il video sarà fruibile nel contesto del tweet, da chiunque : la riproduzione si avvierà automaticamente senza audio e con un tap sarà possibile apprezzare il contenuto a pieno schermo e completo di suono, corredato dai commenti e dagli apprezzamenti della platea degli utenti.
L’ integrazione delle trasmissioni Periscope in Twitter parte dall’applicazione iOS, che verrà progressivamente aggiornata nel giro dei prossimi giorni. Gli utenti Android e coloro che fruiscono di Twitter su piattaforme desktop saranno raggiunti dalla funzione “non appena sarà disponibile”.
La scelta della piattaforma di microblogging, che si è fatta attendere a lungo data l’opera di sviluppo indipendente delle due piattaforme, consentirà di incuriosire nuovi utenti, a favore di Periscope, e di incoraggiare la permanenza e le condivisioni mediate da Twitter, che potrà godere di nuovi e più ricchi contenuti. La natura effimera dei video Periscope, per il momento, non cambierà: l’anteprima resterà nei tweet per 24 ore, prima di tramutarsi in un link che conduce ad una pagina che comunica l’indisponibilità del contenuto. Ma dati i sommovimenti interni a Twitter, che sta prendendo in considerazione l’ idea di abbattere il proprio peculiare limite dei 140 caratteri, la conservazione delle trasmissioni a tempo indeterminato non è da escludere nel prossimo futuro.
Gaia Bottà