Perlmutter: supercomputer per studiare l'universo

Perlmutter: supercomputer per studiare l'universo

Perlmutter è un supercomputer Cray composto da 1.536 nodi, ognuno dei quali con una CPU AMD EPYC 7763, quattro GPU NVIDIA A100 e 35 PB di storage.
Perlmutter: supercomputer per studiare l'universo
Perlmutter è un supercomputer Cray composto da 1.536 nodi, ognuno dei quali con una CPU AMD EPYC 7763, quattro GPU NVIDIA A100 e 35 PB di storage.

Pochi giorni fa è stato inaugurato presso il National Energy Research Scientific Computing Center (NERSC) il supercomputer IA più potente del mondo. Perlmutter, questo il suo nome in onore di Saul Parlmutter, astrofisico statunitense e Premio Nobel nel 2011, verrà utilizzato per vari progetti scientifici, tra cui lo studio dell’energia oscura dell’universo. Il sistema Cray integra processori AMD e schede video NVIDIA.

Perlmutter: quasi 4 exaFLOPS di potenza

Perlmutter è il supercomputer più veloce sul pianeta nell’esecuzione dei calcoli matematici di intelligenza artificiale. La versione iniziale è composta da 1.536 nodi, ognuno dei quali integra un processore AMD EPYC 7763 (nome in codice Milan), quattro GPU NVIDIA A100 e 35 PB di storage. Entro fine anno verranno aggiunti altri 3.072 nodi, ognuno dei quali con due CPU AMD EPYC 7763 e 512 GB di memoria.

Perlmutter verrà utilizzato per creare la più grande mappa 3D dell’universo visibile. Il supercomputer elaborerà le immagini del Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), un sorta di fotocamera cosmica in grado di catturare oltre 5.000 galassie con una singola esposizione. Perlmutter dovrà analizzare una dozzina di esposizioni in una sola notte per individuare la zona celeste da puntare nella notte successiva. L’elaborazione di un anno di dati richiederebbe settimane o mesi di calcoli, mentre il nuovo supercomputer impiegherà pochi giorni.

La potenza di Perlmutter verrà sfruttata in molti altri settori. Il supercomputer studierà ad esempio le interazioni atomiche che potrebbero portare al miglioramento delle batterie e dei biocarburanti. Il NERSC si occupa anche di cambiamenti climatici, fisica delle particelle e scoperta di nuovi materiali per applicazioni energetiche.

Fonte: NVIDIA
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Pubblicato il
31 mag 2021
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