Aravind Srinivas, il fondatore di Perplexity, ha fatto un annuncio bomba su X. Chi imposterà l’assistente Android di Perplexity come predefinito al posto di Gemini, avrà accesso gratuito a DeepSeek R1.
Perplexity sfida Gemini: DeepSeek R1 gratuito sul nuovo assistente Android
Poco prima, Srinivas aveva comunicato che gli utenti Perplexity Pro avrebbero avuto 500 query giornaliere con DeepSeek R1, mentre quelli free solo 5. Due ore dopo, il cambio di rotta: l’assistente Perplexity avrà capacità di ragionamento gratuite per chi lo imposta come default al posto di Gemini.
With the advent of reasoning models that can think and plan and do more sophisticated things – we will make the native assistant on the phones (Android to begin with) accomplish tasks more reliably. And the Assistant will be free as long as you switch default from Google/Gemini. https://t.co/v3MtxSM2GP
— Aravind Srinivas (@AravSrinivas) January 30, 2025
Srinivas ci tiene a precisare che questi modelli R1 di DeepSeek sono ospitati negli Stati Uniti e non sono censurati come quelli gestiti direttamente da DeepSeek.
C’è un po’ di ambiguità nell’annuncio. Prima si parla di limiti alle query R1, poi si dice che l’assistente sarà gratuito con funzioni di ragionamento. Bisogna vedere se gli utenti avranno davvero accesso illimitato al “reasoning” sostituendo Gemini o se Srinivas intendeva dire che ci saranno le capacità di ragionamento ma con i limiti già menzionati.
Se Perplexity riuscisse davvero a offrire “reasoning” illimitato a chi abbandona Gemini, sarebbe una svolta enorme nel mondo dell’AI. Chiunque abbia provato DeepSeek sa quanto le sue risposte siano più dettagliate rispetto a quelle dei modelli senza “ragionamento”.
Come provare DeepSeek R1 nell’app Perplexity
In attesa che il “reasoning” arrivi ufficialmente sull’assistente, gli utenti possono già testare R1 nell’app Perplexity. Basta passare alla ricerca Pro e selezionare specificamente R1. Proprio come nell’app DeepSeek, il sistema mostrerà il suo ragionamento prima di dare la risposta finale.
Insomma, la sfida tra Perplexity e Google si fa sempre più accesa. Da un lato Gemini, l’assistente Android di Big G, forte della sua integrazione capillare ma un po’ “rigido” nelle risposte. Dall’altro il nuovo arrivato Perplexity, che promette un’AI più “pensante” e meno censurata, a patto di concedergli il ruolo di assistente predefinito. Chi la spunterà?